Che piaccia o no, Diego Armando Maradona fa sempre notizia. E soprattutto divide, in tutto ciò che fa. Non è dunque una sorpresa che il suo nuovo ruolo da allenatore dei Dorados de Sinaloa sia motivo di polemica. L’ultimo in ordine di tempo a prendere posizione è stato José Luis Sánchez Solá, tecnico messicano dei Las Vegas Lights. Il quale, parlando a ESPN, non si scaglia tanto contro Diego, ma contro chi ha deciso e ha permesso che fosse messo sotto contratto. Una scelta, secondo il collega, davvero sciagurata.
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Messico, critiche per l’arrivo di Maradona: “È un uomo malato e se ne stanno approfittando”
Non è una sorpresa che l’arrivo di Maradona ai Dorados de Sinaloa sia motivo di polemica. L’ultimo in ordine di tempo a prendere posizione è stato José Luis Sánchez Solá, tecnico messicano, che non si scaglia tanto contro Diego, ma contro...
MALATO - “Ovviamente non combinerà nulla di buono. Non perché non sia capace di far bene, ma perché non è in grado di farlo. È un essere umano ed è malato, non si rende conto di chi lo ha messo sotto contratto e di chi gli sta accanto. Sta male e più che metterlo sotto contratto, le grandi squadre del mondo dovrebbero aiutarlo a porre fine a questa malattia. È evidente che non stia bene”. Sánchez appare preoccuparsi delle condizioni di salute di Maradona. Cosa che, secondo lui, chi gli è accanto non fa.
UTILIZZATO - “Non è una macchina, non è un’insegna luminosa, non è un circo. È un essere umano di cui si stanno approfittando. Ovviamente sbaglierà, le cose non andranno bene e finiranno per mandarlo via, perché è malato e si ripresenteranno i problemi a cui quest'uomo è abituato. Non puoi utilizzare un essere umano per trarne vantaggio, questa è prostituzione”. Maradona dunque “utilizzato” come icona piuttosto che cercato come tecnico...
AMICIZIA - E Sanchez ne ha anche per Antonio Mohamed, tecnico del Celta Vigo, che pare essere la persona che ha convinto Maradona a scegliere i Dorados. “Se avesse davvero voluto aiutarlo, lo avrebbe mandato in ospedale invece di dargli una squadra a Culiacán. Secondo me non è un comportamento da amico, ma ognuno intende la parola amicizia come vuole”. Il riferimento, neanche troppo velato, è alla presenza nella cittadina della Sinaloa di uno dei più grandi e pericolosi cartelli della droga nel mondo... E via con le polemiche. Povero Diego...
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