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Juventus, due acquisti al prezzo (caro) di uno?

Keita sarà bianconero, resta solo da capire quando. E se la Juventus cercasse di portare a Torino anche de Vrij, in scadenza come il compagno di squadra? Cinquanta milioni per completare (o quasi) la rosa e regalare ad Allegri il difensore che...

Redazione Il Posticipo

Se non puoi batterli, unisciti a loro. O perlomeno, portagli via le pedine migliori. La sconfitta contro la Lazio ancora brucia in casa Juventus, ma la prestazione da dimenticare dei bianconeri per almeno tre quarti di match (prima di una folata d'orgoglio, vanificata da una dormita collettiva), serve da catalizzatore del mercato e obbliga Marotta e Paratici ad accelerare per regalare ad Allegri le pedine mancanti in rosa. Che, come ripetuto fino allo sfinimento, sono il centrocampista ed un difensore centrale. Strano quindi pensare che il primo obiettivo della Juventus resti l'ennesimo attaccante, Keita Balde, che della serata dell'Olimpico è stato solo spettatore dopo la mancata convocazione di Inzaghi. Il senegalese sarà bianconero, pochi dubbi al riguardo. Il problema è capire quando.

Cinquanta milioni per completare (o quasi) la rosa

Ed ecco che la dirigenza dei campioni d'Italia entra di prepotenza nell'ordine di idee di accelerare l'inevitabile. Con dietro però un altro obiettivo, conciliabile con quello di portare Keita a Vinovo il più presto possibile (per poi procedere allo sfoltimento della rosa in avanti, che con l'arrivo del laziale diventerebbe un po' troppo extralarge). A Lotito piace fare affari. Magari non con Marotta, con cui i rapporti sono abbastanza tesi proprio a causa del caso Keita, ma il presidente della Lazio sarà d'accordo che pecunia non olet. E anche se dovessero venire da Torino, cinquanta milioni di euro sarebbero più che ben accetti. Certo, cinquanta milioni sono tanti, soprattutto per un giocatore in scadenza di contratto. Ecco perchè la Juventus offrirà ai biancocelesti un due per uno degno dei saldi estivi.

Cinquanta milioni sì, ma per due calciatori, che tra neanche sei mesi saranno liberi di accasarsi ovunque senza far guadagnare un euro alla Lazio. Keita e de Vrij, l'attaccante ed il tanto atteso difensore. Veloce, con i piedi buoni e già esperto della Serie A. Magari un po' troppo fragile, ma su quello ci si può lavorare sopra con le attrezzature all'avanguardia del J Medical. L'olandese sarebbe esattamente quello che serve ad Allegri per tappare la falla (tecnica e tattica) ormai evidente lasciata dall'addio di Bonucci. La Juventus ha sopravvalutato la sua rosa, in cui i calciatori a disposizione sono di assoluto valore, ma non hanno le caratteristiche adatte per non far rimpiangere l'ex numero 19.

La Lazio deve monetizzare, ma la Juventus non può aspettare

Trenta per Keita e venti per de Vrij, questa la richiesta di Lotito. Che naturalmente spara alto, per guadagnare il più possibile da due cessioni che avrebbero quasi del miracoloso, sfruttando la necessità della Juventus di risolvere i problemi evidenziati dal precampionato e dal primo incontro ufficiale. Che le pretese dalla Lazio siano destinate a scendere con il passare dei giorni è più o meno garantito, ma non conviene neanche a Marotta tirarla troppo per le lunghe. Anche perchè la tifoseria scalpita e comincia a scagliarsi sia contro l'allenatore, reo di avere poco coraggio nello schierare i nuovi arrivati, che contro la dirigenza, responsabile di un immobilismo sul mercato che lascia perplessa la piazza.

Se poi l'accordo con la Lazio non dovesse trovarsi, la Juventus potrebbe comunque pensare di attendere gennaio per forzare di nuovo la mano, oppure decidere di aspettare giugno e far firmare i due biancocelesti a parametro zero. Per Keita zero problemi, in attacco i bianconeri sono più che coperti. In difesa però bisognerebbe comunque virare su un altro nome, onde evitare di passare una prima metà di campionato tra patemi d'animo difensivi e critiche più o meno velate da parte dei tifosi. Ma si sa, dopo Ferragosto iniziano i saldi. E forse anche a una bottega cara come la Lazio, per una volta converrà proporre un due per uno al ribasso.