James Rodríguez non si tocca. I tifosi hanno espresso, pressoché all'unanimità, il loro punto di vista sull'addio del calciatore colombiano: secondo un sondaggio condotto da As.com, la stragrande maggioranza dei tifosi del Real non vuole la sua partenza.

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Mercato, James non si tocca: i tifosi lo vogliono al Real
Il calciatore colombiano è nel cuore dei tifosi del Real. Secondo un sondaggio, oltre l'80% non vuole la sua partenza, anche considerando la mancanza di alternative.
PLEBISCITO - I numeri parlano chiaro: il quotidiano ha posto il sondaggio sul proprio sito chiedendo ai tifosi se fossero favorevoli alla permanenza del calciatore colombiano. E la risposta è stata pressoché unilaterale: i tifosi si sono schierati per il "sì" con quote da plebiscito. L'81% degli elettori ritiene che il capocannoniere del mondiale del 2014 debba restare nella "Casa blanca"
ZIDANE - Il popolo è dalla parte di James, ma l'ultima parola, in questo senso spetta comunque a Zidane. E la volontà del tecnico francese sembra abbastanza chiara. Non è stato convocato per l'ultima uscita prima dell'esordio in Liga, ma è anche vero che l'allenatore dei blancos ha dichiarato che James è ancora un giocatore sotto contratto del Real e che le cose possono cambiare. "Tutto può succedere, sino al 2 settembre": parole che si prestano a una doppia interpretazione. Il ragazzo potrebbe rientrare a pieno titolo nei ranghi oppure lasciare definitivamente Madrid.
MERCATO - La situazione resta di stallo. Il colombiano continua ad allenarsi regolarmente con i compagni e senza alcun tipo di problema. Ben inserito all'interno del gruppo, resta da capire se Zidane gli ritaglierà uno spazio. Molto, se non tutto, dipenderà dai possibili arrivi degli ultimi giorni di mercato. Il tecnico francese, non è una novità, aspetta notizie, e sperano siano buone, da oltremanica. Il Napoli, in questo senso, resta alla finestra e osserva con interesse l'evolversi della situazione. Chiaramente, però, qualora il mercato del Real si bloccasse, la situazione si capovolgerebbe nuovamente, a favore della "vox populi".
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