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Mendy, dal centro per l’impiego a…vincere tutto: “Mi hanno detto di cercarmi un altro lavoro…”

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Dal centro per l'impiego a Champions League e Coppa d'Africa in meno di otto anni. Detta così, sembra la trama di un film di Hollywood, ma è la vera storia del portiere del Chelsea Mendy. Uno che nel 2014 era sul punto di dire addio al calcio...

Redazione Il Posticipo

Dal centro per l'impiego a Champions League e Coppa d'Africa vinte da protagonista nell'arco di meno di otto anni. Detta così, sembra la trama di un film di Hollywood, di quelli che parlano di redenzione, sacrificio e successo. In realtà non ci si va troppo lontano, se non fosse che è la vera storia del portiere del Chelsea e del Senegal Edouard Mendy. Uno che nel 2014, dopo aver lasciato lo Cherbourg, sembrava destinato a dire addio a qualsiasi sogno di gloria calcistica. E nelle sue dichiarazioni, riportate qualche tempo fa dal Sun, si evince come l'idea che un giorno avrebbe potuto giocare e vincere partite così importanti sembrava davvero assurda. Anche perchè quando è andato a cercarsi un impiego, gli hanno spiegato che forse non era il caso di continuare a sognare.

CENTRO PER L'IMPIEGO - "Ero senza squadra e non avevo lavoro. Mia madre mi ha detto 'non hai i soldi, ma hai lavorato, quindi hai diritto agli ammortizzatori sociali'. Non avevo idea di cosa avrei dovuto fare, ma la mia famiglia me lo ha spiegato e ho avuto un colloquio al centro per l'impiego. Mi sono presentato e mi sono messo in fila, c'era gente che urlava al bancone e altri che si lamentavano perchè stavano aspettando da tanto tempo. Quando è arrivato il mio turno, il consulente ha fatto del suo meglio, ma è stata una cosa molto rapida perchè dietro di me avo una cinquantina di persone. Il mio era solo uno di tanti casi e non avrei avuto attenzioni speciali, è così quando sei in un sistema simile". Non certo un qualcosa a cui i calciatori professionisti sono abituati.

ADDIO CALCIO - Al punto che Mendy spera che al centro per l'impiego qualcuno possa trovargli non un "semplice" lavoro, ma una squadra con cui giocare. "Sono andato al mio colloquio e il tizio mi fa 'cosa stai cercando?'. E io ho risposto che ero un calciatore e che cercavo una squadra. Lui mi ha risposto che non poteva fare nulla per me. In pratica, mi ha detto che avrei fatto meglio a pensare di trovare altro. E quando una persona che non conosci ti dice una cosa del genere, ti fa pensare. Ho detto a me stesso 'ecco, quella bella carriera da calciatore in cui hai sempre sperato puoi anche depennarla dalla lista'". E invece il destino aveva in serbo altro per il portiere. Prima un contratto come riserva al Marsiglia, poi l'affermazione con Reims e Rennes, fino all'acquisto da parte del Chelsea, dove ha tolto il posto a Kepa, il portiere più costoso di sempre. E chissà cosa ne pensa ora il consulente...