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Megaofferta per il Chelsea dello statunitense Boehly, ma Abramovich non molla: a meno di tre miliardi non se ne parla…

Roman Abramovich continua il suo periodo di assenza forzata dal Chelsea, ma non significa che il tycoon russo abbia intenzione di cedere il club. Nonostante le difficoltà diplomatiche che lo tengono lontano da Londra, non c'è nessuna voglia di...

Redazione Il Posticipo

Roman Abramovich continua il suo periodo di assenza forzata dal Chelsea, ma non significa che il tycoon russo abbia intenzione di cedere il club. Il proprietario dei Blues ha ancora problemi di visto e non può rientrare a Londra, ma attraverso la sua plenipotenziaria, la potentissima Marina Granovskaia, segue da vicino le sorti della squadra di Lampard. E ora potrà anche decidere di tornare a spendere, dato che il TAS ha dato via libera alla riapertura del mercato del Chelsea dopo lo stop imposto per le irregolarità nel tesseramento di calciatori minorenni. Dunque, nessuna dismissione, anche se un'offerta importante c'è stata.

TRE MILIARDI - A riportarlo è l'autorevole Financial Times, che spiega come Todd Boehly, già tra i proprietari della franchigia MLB dei Los Angeles Dodgers, avrebbe tentato di acquistare il Chelsea, salvo sentirsi rispondere "picche" da Abramovich. Il finanziere americano, che ha investito con altri soci nel baseball del 2018, non ha raggiunto la cifra richiesta dal russo, che non venderà il club per meno di tre milioni di sterline. Il Financial Times non svela il valore dell'offerta, ma racconta che non è stata considerata abbastanza soddisfacente e in linea con le ultime valutazioni, che hanno fissato il prezzo da pagare per diventare i nuovi timonieri a Stamford Bridge.

CHI È BOEHLY - Ma a differenza di Jim Ratcliffe, l'uomo più ricco d'Inghilterra, che dopo il no di Abramovich ha deciso di investire in Ligue 1 acquistando il Nizza, Boehly non sembra intenzionato a desistere. Con un patrimonio personale di oltre cinque miliardi di euro, il finanziere basato in Connecticut vuole aggiungere il Chelsea alle sue altre attività sportive, che comprendono anche quote della squadra femminile di basket di Los Angeles e del celebre team di eSports Cloud9. Abramovich, però, non desiste e cerca una...plusvalenza. Quando è arrivato nel 2003, il Chelsea gli è costato 300 milioni di sterline. Ma tra oneri di gestione, i tanti acquisti e gli stipendi milionari (senza contare tutte le buonuscite agli allenatori esonerati...), il russo si è fatto i conti e ha deciso che vuole i suoi 3 miliardi. Chissà se Boehly lo accontenterà...