calcio

Mbappé va a scuola da… Neymar! Simulazione assurda e figuraccia contro la Moldavia

Kylian Mbappé ha giocato una partita straordinaria in Moldavia. Ma dopo aver segnato un gol, nel finale, si prende un cartellino giallo per una simulazione spaventosa in area di rigore. Il francese studia da Neymar?

Redazione Il Posticipo

Neymar è un giocatore straordinario. A Barcellona non sono stati mica degli sprovveduti a prelevare un giocatore così giovane dal Santos. In Catalogna, il ragazzo ha avuto modo di imparare molto accanto a Messi e Suarez. Ma poi, di fronte al pagamento della clausola rescissoria da parte del PSG, il club non ha potuto fare nulla per trattenerlo. Soprattutto negli ultimi anni, però, il talento brasiliano sta facendo parlare di sé soprattutto per le sue simulazioni e per le sue reazioni esagerate ai falli. E ora pare che si sia messo a dare anche...lezioni private: a confermarlo è il comportamento del compagno di squadra Kylian Mbappé nella partita di qualificazione agli Europei del 2020 in Moldavia.

VERO! - Il giovanissimo fenomeno francese ha giocato una partita straordinaria. Come al solito, tra l'altro. La prestazione è stata coronata dal suo gol all'87' che ha chiuso la partita sul 1-4 dopo le marcature di Griezmann, Varane e Giroud. Ma dopo tre minuti e una manciata di secondi, il ragazzo d'oro del Paris Saint-Germain viene innescato dalla stella del Lione Nabil Fekir ed entra in area. Il portiere esce, si lancia e Mbappé fa lo stesso. Un piccolissimo sebbene cruciale dettaglio? Il portiere non lo sfiora, anzi, rimane a mezzo metro. L'arbitro accorre, tira fuori il cartellino e il portiere rimane impassibile tremando all'idea che il giudice di gara abbia avuto un abbaglio. No, il giallo è per il francese che solo dopo protesta come per dire: "è vero, mi sono buttato ma non ho mica chiesto il rigore".

INUTILE - Probabilmente, Koselev, il numero 1 moldavo, si è reso conto di non aver calcolato bene i tempi dell'uscita e sembra quasi contorcersi per evitare di franare sulle caviglie del numero 10 francese. Ma la cosa gli è riuscita benissimo perché si è fermato a una buona distanza dall'attaccante che invece, ingenuamente, decide di applicare nel momento meno opportuno gli insegnamenti del compagno di club brasiliano. Non solo inutile, la simulazione, ma anche dannosa: Mbappé non ha protestato per farsi assegnare il rigore, ma l'arbitro ha deciso ugualmente di ammonirlo. Probabilmente si sarà sentito preso in giro ed è sempre meglio rendere chiaro ai giocatori che il direttore di gara vede tutto. Anche quando, come in questo caso, mancano due minuti di recupero al fischio finale di una partita già ampiamente vinta.