Mbappé, lo spogliatoio ha deliberato: cambiato soprannome da "Donatello" a "Pinguino". E il francese approva. Il siparietto, come consuetudine nel calcio 2.0, si consuma sui social network al termine della sfida fra Lille e Psg


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Mbappé, lo spogliatoio ha deliberato: cambia soprannome da “Donatello” a “Pinguino”. E il francese approva

AL RAYYAN, QATAR - DECEMBER 06: Achraf Hakimi of Morocco celebrates after scoring the team's fourth and winning penalty in the penalty shoot out during the FIFA World Cup Qatar 2022 Round of 16 match between Morocco and Spain at Education City Stadium on December 06, 2022 in Al Rayyan, Qatar. (Photo by Alexander Hassenstein/Getty Images)
PINGUINO
—In primis, era Donatello, affibbiatogli al suo arrivo a Parigi come rilevato da Meunier. Nel 2017, quando il ragazzo varcò la porta dello spogliatoio, in tanti notarono la somiglianza con l'eroe delle tartarughe ninja. Le sue movenze sul campo, dove abbinava rapidità e velocità di esecuzione, non fecero altro che confermare la bontà di una scelta peraltro apprezzata dallo stesso calciatore che la riteneva divertente. Cinque anni dopo, molte cose sono cambiate. Mbappé è l'indiscussa stella della squadra e "studia" da leader dello spogliatoio. Quindi è lui ad accettare o meno nuovi soprannomi. Il passaggio a Pinguino, secondo quanto si evince dalla foto che ritrae il pallone autografato da tutti i compagni di squadra, è una "intuizione" di un suo grande amico. Hakimi che ha fatto fra l'altro di tutto per farsi riconoscere con un "2" che richiama il suo numero di maglia.

UNIONE
—Mbappè, a sua volta, ha "avallato" la scelta con un emoticons e dei ringraziamenti che lasciano poco spazio alle interpretazioni. Il post del calciatore francese, al netto della effettiva importanza che può avere un nuovo soprannome, avrà fatto enorme piacere a Galtier. Il tecnico può tirare un bel sospiro di sollievo. Lo spogliaotio sembra aver già assorbito e metabolizzato quanto accaduto durante la sfida contro il Montpellier, quando Mbappé e Neymar si litigarono un calcio di rigore. La squadra sembra avere unione e compattezza di intenti, ciò che è sempre mancato negli anni scorsi per raggiungere quella Champions che continua ad agitare i sonni dei tifosi parigini.
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