Il calciomercato non è semplice per nessuno. I giornalisti che se ne occupano praticamente non dormono per quasi tutta l'estate; gli agenti dei calciatori sono tirati per la camicia da tutte le parti; gli allenatori hanno da pensare alla preparazione ma anche ai cambi in rosa. Infine, anche per i giocatori non è semplice. Come nel caso di Brobbey: il ragazzo ha annunciato mesi fa il suo addio all'Ajax in favore del Lipsia ma il cambio in panchina a momenti lo faceva tornare sui propri passi. E la domanda "Chi è Marsch?" l'ha fatta... a Google.

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Marsch chi? Brobbey ammette di aver fatto ricerche su Google sul suo nuovo allenatore
Brobbey ha annunciato mesi fa il suo addio all'Ajax in favore del Lipsia ma il cambio in panchina a momenti lo faceva tornare sui propri passi. E la domanda "Chi è Marsch?" l'ha fatta... a Google.
GOOGLE - Si è già parlato molto di questo promettente attaccante del 2002 e se il Lipsia ci ha investito su non si può fare altro che stare con gli occhi ben aperti sul suo conto. Il ragazzo olandese di origini ghanesi viene da una famiglia di calciatori, è fratello di Derrick e Kevin Luckassen ma di Marsch... proprio non sapeva nulla. Così, quando ha scoperto che Jesse Marsch sarebbe diventato il nuovo allenatore dei tori rossi, spiega alla Bild, "La prima cosa che ho fatto è stato cercarlo su internet! Volevo capire come giocasse e ho guardato il video del suo discorso per la partita col Salisburgo contro il Liverpool". L'allenatore cresciuto nella famiglia Red Bull tra New York Lipsia (come vice) e Salisburgo è bravo ma per Brobbey non è facile rinunciare all'allenatore che lo ha fortemente voluto e speso parole importanti su di lui.

CHE FARE? - "È stato un po' strano per me perché Nagelsmann aveva detto che sarebbe rimasto. Ma ho fatto una bella chiacchierata con Jesse ed è veramente un grande allenatore. Ora parliamo più o meno tutti i giorni. Sono felice di essere qui". Eppure, nelle settimane successive all'addio di Nagelsmann al Lipsia, riporta Goal, il ragazzo sembrava sul punto di tornare sui propri passi proprio per via del cambio in panchina. Del resto, la prospettiva di giocare per Nagelsmann, di reggere il peso dell'attacco, in un ambiente giovane come quello di Lipsia sembrava calzargli proprio a pennello. E certo se ne sono sentite di storie di calciatori voluti da un tecnico poi andato via al loro arrivo. Hleb ne sa qualcosa.
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