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Mannone: “Io, Wenger e l’Arsenal. Donnarumma ha sofferto al Psg, Di Maria sarà decisivo alla Juve”

Simone Lo Giudice

Che cosa ha trovato a Sunderland invece?

Il mare, ma non il caldo! Ho un bellissimo ricordo, lì ho vissuto un po' tutto quello che avrei voluto vivere all'Arsenal. Ricordo il primo anno strepitoso: siamo arrivati in finale di Coppa di Lega inglese contro il City, poi le grandi vittorie in Premier League contro il Chelsea di José Mourinho e in casa dello United.

Cosa ricorda di Paolo Di Canio allenatore invece?

Poco purtroppo: la pre-season, le prime quattro partite di Premier prima del suo esonero. Ricordo una preparazione estiva con Paolo molto molto dura, forse uno delle più difficili da affrontare di tutta la mia carriera. 

Come vede la nuova Premier? Chi vincerà il campionato?

Con gli ultimi acquisti, quello di Erling Haaland su tutti, diventa sempre più interessante! City e Liverpool vanno a tremila all'ora da un po' di anni, il Chelsea si sta rinforzando. L'Arsenal vuole rientrare nel giro, lo United desidera la stessa cosa, poi c'è il Tottenham di Antonio Conte che ha chiuso ottimi affari. Non c'è una squadra favorita.

Cosa ricorda delle sfide con Guardiola e Klopp? Come hanno cambiato la Premier?

Pep è riuscito a creare anche a Manchester una squadra dal gioco ossessivo con palla, ricordo pomeriggi in cui non la vedevamo mai all'Etihad. Contro Klopp ho giocato sempre belle partite: anche Jürgen è un allenatore straordinario, ha stravolto il Liverpool con ritmi pazzeschi, le sue squadre pressano alto per riconquistare il pallone e attaccare subito.

Com'è stata la sua avventura in MLS con il Minnesota United?

Molto bella! Ho preso al volo la possibilità di giocare in MLS era un mio desiderio. Abbiamo ottenuto grandi risultati: siamo arrivati ai playoff e in finale di Coppa. Ho vinto il premio come miglior portiere e sono stato nominato tra i migliori undici della stagione con Zlatan Ibrahimovic e Wayne Rooney. È stato un grande anno.

Come si sta negli Stati Uniti?

Benissimo, ti dà tutto! Stare lì significa vivere il sogno americano. Sono andato a seguire tanti sport: dall'Nfl alla Nba fino al baseball. C'è una cultura un po' più aperta anche prima della partita. Dal 2019 poi sono cresciuti tantissimo.

Che cosa troveranno Lorenzo Insigne, Mimmo Criscito e Federico Bernardeschi a Toronto?

Tanto freddo nei mesi invernali, poi il clima migliora e cambia totalmente, le temperature arrivano a 30-35 gradi e si sta benissimo. Vivranno una bellissima esperienza. C'è un'ottima società. La città poi è bellissima: ci sono stato col Sunderland per una pre-season e ci ho giocato due volte. Sebastian Giovinco mi diceva che era un piccolo re in città. 

Come vede Chiellini ai Los Angeles FC?

La squadra è nata da poco quindi Giorgio vivrà un'esperienza simile alla mia con Minnesota, lo farà con Gareth Bale. In America ci sono grandi tifoserie, bellissimi impianti, campi da allenamento da dieci milioni di euro. Si spende tanto.

Com'è nata la possibilità di tornare in Europa?

L'ho fatto per la famiglia: era troppo lontana e mi mancava. Sono ripartito dall'Esbjerg in Danimarca, poi è arrivata la chiamata del Monaco. Ho vissuto due stagioni fantastiche in un club storico che ha lanciato grandi giocatori: Youri Djorkaeff, Fabien Barthez, Flavio Roma, Thierry Henry, Kylian Mbappé, Benjamin Mendy, Fabinho. Abbiamo chiuso due campionati al terzo posto e abbiamo perso una finale di Coppa di Francia contro il Psg. Davvero buoni risultati.

Com'è cambiata la Ligue 1 con l'arrivo di Lionel Messi?

Bisogna fare un po' la guerra con il Psg che dall'arrivo dello sceicco Al-Khelaïfi può permettersi di comprare chiunque. Chi sta sotto deve lottare parecchio, però è un campionato meno scontato di quanto si pensi. Al mio primo anno ha vinto il Lille di Mike Maignan e Sven Botman. Il Psg è favorito, ma ci sono tante squadre talentuose che se la giocano.

Ángel Di Maria è ancora decisivo a 34 anni?

L'ho sfidato e dico di sì! Al mio arrivo ho giocato una delle mie prime partite proprio contro il Psg: abbiamo fatto una grandissima rimonta vincendo 3-2 in casa, è un bel ricordo. Di Maria ha grandi qualità, è un campione che ha fatto grandi cose ovunque. L'ho sfidato anche in Premier League quando giocava col Manchester United. In Italia farà il suo.

Il Psg ha deciso: il portiere titolare sarà Gigio Donnarumma e Keylor Navas partirà. Giusto così?

Alternare i portieri a volte funziona, altre no. Un titolare ci deve essere, non sapere quando si gioca è destabilizzante. Nei panni di Donnarumma anche io avrei fatto fatica. So che ha sofferto. Gianluca Spinelli allena i portieri del Psg e mi ha detto che l'alternanza può essere un problema. Gigio e Navas dovranno rilanciarsi dopo un anno complicato.

Il Real Madrid ha preso Aurélien Tchouameni dal Monaco per 100 milioni: quanto è forte?

Molto! Non sapevo dove potesse finire. Si era parlato anche della Juve, su di lui c'erano anche diversi club di Premier. Aveva scelta, carta bianca. Con noi ha giocato un anno strepitoso, può essere il nuovo centrocampista della Francia.

Tornando a lei, come si vede in futuro?

Fisicamente sto molto bene quindi voglio giocare. Vedere quello che sta facendo Gianluigi Buffon in Serie B mi spinge ad andare avanti. Solo la testa può dirmi di smettere. Fisicamente va tutto alla grande. In futuro si vedrà. Sono malato di calcio e mi piacerebbe restare in questo ambiente. Nella vita però non si sa mai quello che può succedere.