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Manchester, che errore! Se Lukaku diventa…Lakaku!

C'è modo e modo di sbagliare ma lo United ha scelto uno dei peggiori nonché esilaranti. Lukaku è diventato "Lakaku" e la maglia è andata in vendita on line.

Redazione Il Posticipo

Da Lukaku a Lakaku. Al netto della cacofonia (alla fine...il termine esatto è quello!), un errore grossolano. Succede anche ai migliori di sbagliare. E Lukaku è protagonista, suo malgrado, di una gaffe clamorosa dell’ufficio merchandising dello United. Che storpia il suo nome nell’e-commerce, trasformando in “Lakaku” la numero nove del Manchester.

GAFFE – L’errore, come riporta il sito Infobae, è immediatamente risaltato agli occhi dei tifosi. Inevitabile, del resto: la maglia del centravanti belga è fra le più vendute e desiderate dai supporter dello United, legatissimi al proprio bomber che lo scorso anno ha timbrato sedici reti in campionato e si è reso protagonista di un ottimo mondiale. La “Lakaku” numero nove è rimasta a lungo in vendita alla modica cifra di 135 euro. Resta da chiedersi se l’errore sia passato anche in serigrafia. Se qualcuno, come è auspicabile, ha notato il refuso, chi ha acquistato la maglia del centravanti belga on line si ritroverà comunque la maglia numero nove con il nome “giusto”.

BIS – Non è neanche la prima volta che Lukaku si trova in situazioni particolari a Manchester. Lo scorso anno la tifoseria dei Red Devils dedicò un coro che, oltre a suscitare ilarità, scatenò anche associazioni impegnate nella lotta contro il razzismo. Tutto nasce da riferimenti, nella canzoncina, a particolari doti “fuori misura” del campione belga. Il motivetto, diffusissimo all’Old Trafford, accenna a misure sproporzionate e non di... muscoli con cui Lukaku riesce a far male alle difese avversarie. Un coro...hard che è stato stigmatizzato, al punto da invitare i tifosi dello United a interromperlo. Polemiche durate qualche settimana e poi annacquate a suon di gol. Ciò che con ogni probabilità accadrà anche in questa occasione. Di certo, però, ogni stagione Lukaku si trova sempre, nonostante la propria volontà, a destreggiarsi in situazioni più o meno scomode. Molto più facile liberarsi dalle strette marcature dei difensori della Premier che svicolare da questo imbarazzo.