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Il dramma di Mammana, a un passo dal suicidio

Il dramma di Mammana, a un passo dal suicidio - immagine 1
Emanuel Mammana è cresciuto nel River Plate ed è arrivato a debuttare nel 2014, ad appena 18 anni, con la nazionale argentina, per poi tentare l'avventura in Europa. Ma la sua carriera e la sua vita potevano interrompersi anni fa...

Redazione Il Posticipo

Il ritorno a casa, dopo anni di delusioni. Emanuel Mammana è cresciuto nel River Plate ed è arrivato a debuttare nel 2014, ad appena 18 anni, con la nazionale argentina. Poi nel 2016 ha tentato l'avventura in Europa. Prima il Lione, poi lo Zenit San Pietroburgo, ma nel Vecchio Continente non è andata benissimo. Dunque, meglio tornare nel luogo del cuore, quello dei ricordi di una giovinezza felice. O quasi.

TRENO

Il difensore, parlando a Radio La Red, ha spiegato quanto sia stato difficile per lui affrontare la morte dei suoi genitori. E ha raccontato una storia da brividi: quella del suo tentativo di togliersi la vita. "Tutti quelli a cui è successo di perdere i genitori sanno quanto sia duro. E quindi volevo suicidarmi, ero sul punto di fare una follia. Una persona mi ha salvato la vita. Stavo per andarmi ad allenare dopo due mesi che non volevo saperne nulla. Ero da solo a prendere il treno, ho visto che stava arrivando e visto che non avevo più voglia di vivere, mi stavo per buttare sotto, ma uno sconosciuto mi ha preso per il colletto e mi ha lanciato contro il muro. Non ho idea di chi fosse, ma lo ringrazio di cuore. Oggi ho la mia famiglia e i miei figli, i miei genitori non avrebbero mai voluto che io mi uccidessi".

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SOGNO

Il difensore aveva già raccontato la sua profonda depressione ai microfoni di Olè, sottolineando quanto il suo club gli sia stato vicino. "È stato difficile, molto difficile. Sono stati due o tre mesi che mi sono costati molto. Però nonostante il dolore ne sono uscito e il River mi ha aiutato. Mi sono reso conto del fatto che a casa avevano lottato tanto affinché io arrivassi a questo punto e non potevo mandare tutto all'aria solamente per quella tristezza. Da piccolo mangiavo grazie a quello che mi dava il River, mio padre diceva che non aveva fame per fare mangiare me. E quindi dovevo realizzare il sogno di mio padre, dovevo arrivare a giocare in Primera Division".