Italia, day after. Il calcio italiano si interroga dopo la manita subita in Germania e sulla posizione di Roberto Mancini. Il presidente del CONI Giovanni Malagò, dopo la chiusura della Giunta a Perugia ha tracciato un ampio bilancio sullo stato di salute delle nazionali di calcio. Le sue parole sono riprese dall'ANSA.

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Malagò: “Il risultato parla da solo, ma Mancini è il più adatto di tutti. Bene l’Under, magari alle Olimpiad
DUE VOLTI
Il numero uno dello sport italiano analizza tutti i risultati delle nazionali. La A ha deluso ma la Under 21 no. "Quello contro la Germania è un risultato che parla da solo, non ho neanche letto i giornali stamattina. Nello sport, però, quando la situazione è negativa c'è solo una strada da percorrere ed è quella concessa dalla possibilità di rifarsi. Il calcio ieri ci ha regalato gioie e dolori. Dopo la qualificazione agli Europei ho chiamato Nicolato per complimentarmi con lui. Ha vinto 4-1 contro l'Irlanda in modo convincente. Quella è la squadra che potrebbe giocare le Olimpiadi. Il calcio manca da molto tempo e i risultati della Under ci lasciano ben sperare. Dunque, nel giorno in cui il calcio ha lasciato in eredità una prestazione negativa, si può essere felici per l'Under 21.
MANCINI
Dodici mesi fa era iniziata la cavalcata europea. Un anno dopo l'Italia è fuori dal Mondiale e stenta in Nations. "I dati e le statistiche sono inequivocabili. Siamo tornati sulla terra. Per quanto riguarda la sfida contro la Germania, nel momento in cui si sperimenta e si mandano in campo così tanti giovani ed esordienti contro una squadra così forte, può capitare di perdere. Anche se non dovrebbe accadere in questo modo. Chiaramente il percorso seguito da questa nazionale passa e sarà caratterizzato da alti e bassi. Ci sono dei momenti in cui ci si sente in auge e altri particolarmente dolorosi. La morale è che non occorre esaltarsi o entusiasmarsi né abbattersi o deprimersi. Chiaramente la sconfitta è pesante ma penso e ribadisco da tempo che Roberto Mancini sia il più adatto in assoluto per guidare la nazionale, perché è costretto a fare di necessità virtù. Ha centrato un successo quasi miracolistico all'Europeo, poi è successo quel che è successo durante le qualificazioni mondiali. Lo sport è anche questo".
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