Misteri del calcio. Quando al Malaga nel 2010 è arrivato lo sceicco Abdullah Al Thani, al Malaga hanno cominciato a sognare. E in effetti nelle prime due stagione gli investimenti sono stati tanti, portando anche a qualche risultato importante. La squadra, nella stagione 2012/13, sfiora addirittura le semifinali di Champions League con in campo gente come Van Nistelrooy, Isco e Toulalan. Poi però, per screzi con le autorità cittadine, è arrivato un certo disimpegno da parte della proprietà, poi sfociato nella retrocessione in Segunda Division al termine della stagione 2017/18. Al Thani però non lascia il club, anche se i piccoli azionisti continuano ad attaccarlo con una certa costanza.

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Malaga, i piccoli azionisti accusano: lo sceicco Al-Thani… non arriva a fine mese e chiede anticipi sullo stipendio!
I piccoli azionisti del Malaga, dal 2010 di proprietà di Abdullah Al Thani, lanciano un allarme abbastanza particolare. Secondo loro, lo sceicco, che fa parte della famiglia regnante del Qatar...non arriva a fine mese.
ANTICIPI - E, come riporta Marca, stavolta hanno lanciato un allarme abbastanza particolare. Secondo loro, lo sceicco, che fa parte della famiglia regnante del Qatar...non arriva a fine mese. Certamente un'esagerazione, ma gli azionisti del Malaga spiegano che Al Thani chiede con una certa regolarità degli anticipi nell'ordine dei 20mila o 30mila euro sul suo stipendio da membro del consiglio direttivo del club, che si aggira sul milione e mezzo all'anno. Stipendio che solitamente viene versato a fine mese, ma che evidentemente al proprietario del club...serve prima. E l'ordine, spiega Antonio Aguilera, il presidente dell'associazione dei piccoli azionisti, è quello di pagare prima Al Thani e poi tutti gli altri. Una questione che, spiega Marca, ha contribuito ai frequenti cambi al vertice della gestione finanziaria del Malaga.
STIPENDI - Dello stipendio dello sceicco, del resto, si era già parlato nel 2017, quando il proprietario sembrava intenzionato ad alzare i suoi compensi e quelli dei suoi tre figli, anche loro nel consiglio direttivo. Una scelta perlomeno infausta per tempistica, visto che neanche un anno dopo il club sarebbe sprofondato in Segunda Division. All'epoca il clamore pubblico causato da questa decisione ha fatto sì che Al Thani tornasse sui suoi passi, ma i salari dei membri della famiglia qatariota hanno continuato a rappresentare un problema per le casse della società andalusa. Una dimostrazione, in ogni caso, che non sempre avere in carica uno sceicco significa avere una squadra vincente!
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