Sulla vita e sulla carriera di Diego Armando Maradona non mancano le storie pazze. Al punto che, se non avesse già avuto parecchi soprannomi (El Pelusa, El Pibe de Oro, D10S, solo per citare i più celebri), probabilmente si sarebbe anche beccato uno dei classici "apodos" del calcio sudamericano: El Loco. E invece anche i Locos del calcio mondiale restano orfani di Diego, visto che alcuni lo conoscevano molto bene. Marcelo Bielsa, il Loco della panchina, ha spiegato lo scorso anno che perdere uno come Maradona rende tutti più deboli. E poi c'è il Loco di campo, l'uruguaiano Sebastian Abreu: l'ultimo calciatore ancora in attività ad aver giocato contro il Diez.

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L’ultimo “testimone” di Diego è il Loco Abreu: al suo ritiro, sarà ufficialmente finita “l’era Maradona”
L'uruguaiano Sebastian Abreu, che a 45 anni e con 31 squadre in carriera non sembra intenzionato a smettere, è l'ultimo calciatore ancora in attività ad aver giocato contro il Diez. E ha ricevuto un regalo speciale...che ha dovuto nascondere.
RICORDO - Già, il calciatore classe 1976 è colui che terminerà ufficialmente quella che si potrebbe definire "l'era Maradona". I due hanno giocato contro quando l'uruguaiano era ancora un giovane di belle speranze, mentre Diego stava terminando la sua carriera in Argentina. E lo confermano anche le foto postate un anno fa dallo stesso Abreu, con il Loco abbracciato al Pibe de Oro. Maradona ha la maglia del Boca, mentre l'allora diciannovenne centravanti ha quella del San Lorenzo de Almagro. "Ti ricorderò sempre nella miglior maniera, Diego, dentro e fuori dal campo. Riposa in pace. Il migliore di tutti i tempi", ha scritto Abreu nella didascalia. Dunque, quando anche l'incredibile calciatore uruguaiano, che detiene il record per il numero di squadre con cui ha giocato (31) e che ora veste i colori dell'Olimpia de Minas, lascerà il calcio, tutti quelli che hanno condiviso il campo da gioco con il Diez si saranno ritirati, considerando che l'ultimo compagno di squadra, il portiere Munoz, ha appeso i guantoni al chiodo a fine 2019.
MAGLIA - Di quell'incontro, comunque, Abreu ha un ricordo eccezionale, come ha spiegato ad AS: l'aver dovuto nascondere la maglia che Diego gli aveva dato. "A 19 anni è stata una cosa fantastica. A fine primo tempo mi chiama con un fischio e mi fa 'uruguaiano, non ci scambiamo la maglia?'. Immaginate come sono uscito dal campo. L'ho messa dietro un armadio che era nello spogliatoio. Quando è finita la partita ho aspettato che se ne andassero tutti, ma non riuscivo più a riprenderla. È arrivato Salvador, il magazziniere, che mi ha tenuto sollevato mentre la prendevo con un manico di scopa". E chissà se quel giorno il Loco immaginava che sarebbe stato...l'ultimo testimone di D10s.
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