Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Come nel caso di Wenger e del Giappone. Certo, nel caso del tecnico francese ci sarebbe da obiettare che, in fondo, dopo aver lasciato il paese del Sol Levante, ha allenato...una sola squadra. Vero, ma ventidue anni sono un'eternità nel mondo del calcio. Non abbastanza però per far dimenticare alla Federazione nipponica il professore alsaziano, arrivato ai Nagoya Grampus a metà degli anni Novanta, quando la J-League era ancora agli albori e il movimento calcistico giapponese muoveva i suoi primi timidi passi a livello internazionale. E quindi, anche se il curriculum di Wenger dice solo "Arsenal", è passata una vita.
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L’Ultimo Samurai: per la panchina il Giappone pensa a Wenger
Per Wenger si profila un possibile e romanticissimo ritorno nel paese del Sol Levante. L'idea sarebbe in discussione dalle parti di Tokyo e certamente rappresenterebbe un colpo anche mediatico di assoluto prestigio per il Giappone.
WENGER-SAN? - Nel frattempo il francese ha scritto la storia dei Gunners e il Giappone ha raggiunto per tre volte gli ottavi di finale in un Mondiale. L'ultima volta giusto qualche settimana fa, sotto la guida di Akira Nishino. Che però ha confermato che dopo la Coppa avrebbe lasciato la panchina e la Federazione è quindi alla ricerca di un nuovo commissario tecnico. E chi meglio di Wenger, che conosce l'ambiente e ha un curriculum che definire "di tutto rispetto" è un eufemismo? L'idea, come riporta il Daily Mail, sarebbe in discussione dalle parti di Tokyo e certamente rappresenterebbe un colpo anche mediatico di assoluto prestigio per il Giappone.
CONCORRENZA - Che però deve guardarsi dalla concorrenza, soprattutto quella cinese. Il Mail riporta che il tecnico alsaziano avrebbe molte richieste dalla Chinese Super League. Del resto, anche in passato Wenger avrebbe rifiutato un ricchissimo contratto da trenta milioni di euro a stagione da parte di un club cinese per rimanere all'Arsenal. Dunque, nonostante la Federazione non possa certo offrirgli cifre simili, non è detto che l'alsaziano finisca sulla panchina di un club, nonostante le offerte non gli manchino anche dall'Europa, seppure per ruoli dirigenziali e non da allenatore. Il Giappone punterebbe a una questione...di cuore, al ritorno del vecchio manager. Che, come nel film L'Ultimo Samurai, potrebbe scegliere di vivere la sua ultima avventura in panchina proprio all'ombra del Sol Levante.
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