Luis Enrique e la Nations League, un rapporto tutto sommato di stima. Il commissario tecnico della Spagna, alla vigilia del tour de force che attende la "roja", compreso il derby contro il Portogallo, ha parlato in conferenza stampa. Le sue parole sono riprese da Marca.

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Luis Enrique: “Nations? Un bel format, immagino la noia nel giocare quattro amichevoli…”
Fra il commissario tecnico della Spagna e la Nations League, un rapporto tutto sommato di stima.
CALENDARIO - Molti allenatori non apprezzano questa competizione che arriva al termine di un calendario molto fitto. "A mio avviso è sempre un piacere rappresentare la nazionale. Non ho alcuna intenzione di entrare in polemica. Si può andare a caccia di scuse o alla ricerca di alibi ma questa situazione è identica per tutte le altre nazionali. Sono assolutamente convinto che i calciatori vadano tutelati e messi nelle migliori condizioni possibili per esprimersi. E occorre valutare quali siano i rischi e i benefici legati a ogni competizione. Capisco chi non è d'accordo ma non mi sento di appoggiarlo, né di generare polemiche. Questa è una competizione e come tale dobbiamo onorarla. Vogliamo vincere tutte le partite, arrivare a giocarci nuovamente la finale".

PROSPETTIVE - La Nations è di fatto un premondiale per testare condizioni e ambizioni. "Questo torneo è nato, all'inizio, come un qualcosa per eliminare le amichevoli. E tutto sommato ha un format molto bello a prescindere dai bei ricordi che ne serbiamo. A volte immagino cosa potesse significare giocare quattro amichevoli a settembre, una noia per tutti. Certamente, con i mondiali che si giocano a fine stagione si sarebbe anche potuto studiare un qualcosa di diverso. In generale, però, ogni Mondiale si è giocato sempre in estate quando i calciatori sono messi molto peggio fisicamente rispetto a novembre. Dunque mi aspetto che in Qatar ci sia un livello fisico molto più elevato rispetto al solito ma è altrettanto innegabile che la kermesse imporrà alcune scelte durante la preparazione. Credo che ogni commissario tecnico voglia i propri giocatori più a lungo possibile prima dell'inizio del torneo, ma anche in questo caso è una situazione comune a tutti".
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