Luis Enrique e gli altri ritorni in nazionale, tra soddisfazioni e delusioni storiche…
MADRID, SPAIN - SEPTEMBER 06: Manager Luis Enrique of Spain gives instructions during the UEFA Nations League group stage match between Spain and Ukraine at Estadio Alfredo Di Stefano on September 06, 2020 in Madrid, Spain. (Photo by Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images)
Quello dell'ex tecnico di Roma e Barcellona è un ritorno particolare, perchè spesso e volentieri sulle panchine delle selezioni non si concede il bis, come dimostrano Inghilterra e Germania. Eppure è già capitato di vedere facce conosciute...
Redazione Il Posticipo
Spagna
—
La Spagna di Luis. Sembra quasi un film, invece è quello che va in onda oltre i Pirenei. Dopo l'addio forzato alla nazionale spagnola per un tristissimo lutto in famiglia, Luis Enrique si è ripreso la panchina della Roja, e l'ha portata fra e prime quattro d'Europa. Quello dell'ex tecnico di Roma e Barcellona è un ritorno particolare, perché spesso e volentieri sulle panchine delle selezioni non si concede il bis. Eppure è già capitato di vedere facce conosciute rispuntare alla guida delle nazionali. Con risultati decisamente altalenanti...
Italia
—
Si parla di ritorni e non può non spuntare il nome di Marcello Lippi, presente a Germania 2006... ma anche a Sudafrica 2010. L'allenatore viareggino ha guidato la Nazionale tra 2004 e 2006 scrivendo la storia come ricordano bene gli spettatori della finale Italia-Francia giocata all'Olympiastadion di Berlino il 9 luglio 2006. Poi il c.t. ha lasciato il posto a Roberto Donadoni, tra 2008 e 2010 ci ha riprovato... ma a Sudafrica 2010 la Nazionale di Lippi non ha superato nemmeno la fase a gironi.
Brasile
—
In Brasile invece sono abbastanza abituati a...ruotare sempre tra gli stessi nomi, almeno nell'ultimo periodo. Anche tralasciando una leggenda come Zagallo, di recente sono stati ben tre i grandi ritorni, prima dell'avvento di Tite. Prima Carlos Alberto Parreira, che fa addirittura tris e nella seconda avventura vince il Mondiale 1994. Ma anche Felipe Scolari, campione del mondo nel 2002 e poi protagonista in negativo nel mondiale di casa nel 2014. E persino Dunga, che guida la Seleçao in due occasioni senza però riuscire a sollevare nulla che non sia la Copa America.
Argentina
—
Meno frequenti i ritorni in Argentina, dove di recente i CT vengono triturati...e mai troppo rimpianti. Unico esempio negli ultimi anni, Alfio Basile, che prima guida l'Albiceleste nel quadriennio che va da Italia '90 a USA '94 e poi si riprende la panchina tra 2006 e 2008. Poche soddisfazioni per lui, che al mondiale statunitense si ritrova tra le mani il caso Maradona e che nella seconda esperienza si vede sostituire...proprio da Diego!
Olanda
—
Un ritorno di successo e altri abbastanza discutibili. L'Olanda ha una certa tendenza a richiamare CT già rodati, forse perché ricorda l'esperienza di Rinus Michels. Il teorico del calcio totale, che ha portato i tulipani a giocarsi il mondiale nel 1974, prende in mano i...figli di Cruijff e li trascina alla vittoria a Euro 1988, per poi tornare anche nel 1990. Va peggio ai suoi eredi. Hiddink, Van Gaal e Advocaat fanno...il gioco dei quattro cantoni con la panchina degli Oranje, ma nessuno dei tre va mai neanche vicino a qualche vittoria pur andando e tornando con una certa frequenza...
Uruguay
—
Impossibile non parlare del ritorno per eccellenza. Dopo una breve esperienza alla guida della Celeste tra 1988 e 1990, il Maestro Tabarez riprende il suo Uruguay e...non lo lascia più. Il tecnico ex Cagliari e Milan viene richiamato quasi a furor di popolo nel 2006 ed è ancora in panchina, nonostante una neuropatia cronica che lo costringe ad allenare con l'aiuto di una stampella.