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Lucas Piazon, undici anni dopo: dal no alla Juventus al ritorno in Brasile con tanto di…spavento al Milan

Lucas Piazon, undici anni dopo: dal no alla Juventus al ritorno in Brasile con tanto di…spavento al Milan - immagine 1

Passa al Botafogo un calciatore che in Italia qualcuno ricorderà: Lucas Piazon, che nel 2011 aveva ‘snobbato’ la Juventus per andare nella sua amata Premier League. Oltre un decennio dopo, chissà se il brasiliano si è pentito.

Redazione Il Posticipo

La vita è fatta a bivi. Certo, nelle situazioni di ‘Sliding doors’ bisogna prestare molta attenzione a quello che si sceglie, altrimenti si rischia di pentirsi amaramente di una decisione presa un po’ troppo alla leggera. Per informazioni chiedere a Lucas Piazon. Nel Rio Ave che nella scorsa stagione ha fatto sudare al Milan la qualificazione al tabellone principale di Europa League c'era l'ex Chievo Verona, arrivato in prestito biennale dal Chelsea, poi trasformato in accordo definitivo. E ora il brasiliano torna in patria, come ha annunciato sui social il Botafogo, che si aggiudica uno che nel 2011… aveva snobbato la Juventus. E che non ha avuto la carriera che ci si aspettava da lui.

SNOBBATI - “L’erede di Del Piero”, “il nuovo Kakà”, dicevano, chi per il ruolo e chi per le fattezze fisiche che ricordano vagamente l’idolo connazionale. Lucas Piazon, nel 2011, lasciava le giovanili del San Paolo, la squadra con cui aveva stregato diversi club europei, tra i quali, appunto, la Juve. Anzi, a Torino ci era pure andato: aveva visitato Vinovo con la sciarpa bianconera attorno al collo, accompagnato dalla famiglia al completo. Ma poi, dopo qualche settimana, ha ceduto all’offerta del Chelsea che offriva un ingaggio maggiore. Arrivato a Stamford Bridge, passa una stagione nelle giovanili e in quella successiva riesce a malapena ad esordire. Poi il buio. Tanto che la stagione neanche la termina a Londra e vola in prestito a Malaga, poi in Olanda, al Vitesse, poi l’Eintracht Francoforte, il Reading, il Fulham e, soltanto dopo un’altra mezza stagione in prima squadra senza mai toccare il campo, arriva a Verona. Anche in Serie A non lascia praticamente traccia, giocando appena quattro partite. Meglio in Portogallo, dove almeno ha trovato una sua collocazione, al punto da convincere il club ad acquistarlo definitivamente.

E SE…? - Poi però la nostalgia di casa ha prevalso ed ecco il ritorno in Brasile. Ma ora qualche domanda è lecita: il Chelsea ha continuato a girarlo in prestito per anni nella speranza che potesse esplodere? E forse, se fosse arrivato davvero alla Juve, sarebbe andata diversamente? Chissà. Quel che è certo è che da Londra, poco dopo il suo arrivo, rilasciava un’intervista dicendo al portale Sambafoot: “Ho scelto il Chelsea perché amo la Premier League. Credo che il mio modo di giocare possa essere ideale per la Premier, dove si gioca per vincere in modo intenso. La Juve? Beh, resta solo un siparietto simpatico: qui a Londra nessuno mi ha riconosciuto, solo un tifoso bianconero che mi ha chiesto 'Hey, perché non sei andato alla Juve?’”. A distanza di undici anni, forse aveva ragione quel tifoso...