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Quando Lucas Hernandez “perse” Theo: “Ero a pesca, non lo leggevo fra i difensori e pensavo non ci fosse”

Quando Lucas Hernandez “perse” Theo: “Ero a pesca, non lo leggevo fra i difensori e pensavo non ci fosse” - immagine 1
Gli Hernandez pronti a giocare il mondiale insieme, eppure la prima volta era quasi sfuggita di vista al fratello del Bayern.

Redazione Il Posticipo

Due fratelli fianco a fianco con la maglia della nazionale francese. Non capita spesso. Gli Hernandez si gustano il mondiale, un momento che ha il sapore dell'evento, considerando che l'ultima presenza in contemporanea di due fratelli con la maglia della nazionale francese risale al 1974. Ed erano Patrick e Hervé Revelli. E pensare che in occasione della loro prima volta insieme (ottobre dello scorso anno) il centrale del Bayern si era... perso la convocazione del fratello.

CONVOCATI

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 Lucas racconta come abbia vissuto la cosa. "Mi stavo godendo il mio giorno libero. Ero a pesca, con il telefono ben in vista in attesa delle convocazione. Quando ho visto la lista dei difensori, non ho visto Theo, quindi ho pensato che non ci fosse. Poi l'ho trovato fra i centrocampisti. Ho provato una grande gioia l'ho chiamato e l'ho pregato di stare attento a non farsi male. Poi ho parlato con mia madre e il resto della famiglia. É stato un momento davvero eccezionale. Purtroppo io ero infortunato quando Theo ha giocato contro la Finlandia e c'ero rimasto molto male. Chiaramente stiamo spesso insieme, ma non troppo. Siamo fratelli ma anche calciatori professionisti. E quando in campo compagni di squadra "

Quando Lucas Hernandez “perse” Theo: “Ero a pesca, non lo leggevo fra i difensori e pensavo non ci fosse” - immagine 1

GIOIA

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Una grande gioia, dopo anni di... separazione e una infanzia difficile. i due sono cresciuti con la madre. E sono rimasti legatissimi. "Da ragazzi, all'Atletico, ci siamo allenati e abbiamo giocato insieme, poi abbiamo preso percorsi diversi ma facendo entrambi molta strada, dunque è un orgoglio e un piacere essere qui con mio fratello. Da bambini, come tutti, sognavamo di diventare calciatori professionisti, ma non pensavamo di arrivare a tanto, sino a condividere l'esperienza in nazionale. Sono felice soprattutto per la mia famiglia, che si sta godendo un momento unico. Non abbiamo vissuto una infanzia facile, siamo cresciuti senza un padre, ma guardiamo il lato positivo. Crescere fra tante difficoltà ci ha aiutato nella nostra vita".