Luca, il tifoso svizzero divenuto famoso invitato allo stadio: “Adesso basta, spero torni tutto normale”

Luca Loutenbach. Un nome come tanti. In realtà è il "tifoso dei tifosi" di questi campionati Europei. Il ragazzo, suo malgrado, è diventato famoso per la "gestione" delle sue emozioni durante l'ottavo di finale che ha visto gli elvetici eliminare la Francia fra immani sofferenze, stampate sul volto di un ragazzo trasformatosi, suo malgrado in un "meme" dal web che lo ha eletto, incondizionatamente, il simbolo del tifo.

CAMBIAMENTO - 120 minuti, più i calci di rigore, che gli hanno cambiato la vita. Una partita iniziata con la giusta serenità e con la maglia della Svizzera e chiusa a petto in fuori e con un urlo di gioia degno del miglior Munch dopo la parata di Sommelier. Una sequenza imperdibile per le televisioni, e poi per il web. Le immagini hanno percorso i social a velocità supersonica. E  come riportato da Marca il ragazzo sarà presente sugli spalti, invitato, per continuare a seguire il cammino dello svizzero. Da Bucarest a San Pietroburgo, il sogno continua. E non solo. Olte all'invito e al biglietto per il quarto di finale contro la Spagna, anche l'ufficio del turismo svizzero gli ha offerto una vacanza gratuita. Destinazione a sua scelta.

MAN OF THE MATCH - Eletto man of the match, il ragazzo ha accolto con il sorriso l'improvvisa e incontrollabile notorietà. E a differenza di molti suoi coetanei che avrebbero potuto cogliere l'occasione al volo per trasformarsi in tifosi - influencer, Luca ha scelto un profilo molto svizzero. Riservatezza e compostezza. "Quella con la Francia è stata una partita con tutti gli ingredienti necessari per rendere emozionante una partita di calcio. Il vantaggio, il rigore sbagliato, il loro vantaggio, la nostra rimonta e infine la serie dal dischetto.  Abbiamo vinto, perso, pareggiato e poi ci siamo qualificati. Al termine della sfida il mio telefono era impazzito e ho capito cosa fosse successo. Sono una persona di natura riservata, anche se forse non si è potuto notare seguendo la partita. Quanto è accaduto è un qualcosa di molto simpatico, anche per uno o due giorni ma spero che presto la situazione si calmi e io possa tornare alla normalità. Voglio tornare alla vita di sempre e ricordare con piacere quello che è stato il giorno più bello della storia del calcio svizzero".