L'addio di Antoine Griezmann all'Atletico Madrid non è stato di quelli da raccontare ai nipotini. E dire che per quanto fatto in campo, il Piccolo Diavolo avrebbe ampiamente meritato un saluto diverso dal popolo Colchoneros. Ma le modalità con cui il francese si è liberato dal suo contratto, con la clausola rescissoria e con il mistero sul quando sia stato contattato dal Barcellona, hanno creato un braccio di ferro tra le società e soprattutto una frattura insanabile tra l'ex numero 7 e il suo ex pubblico. Ma questo non sarà un problema per lui, almeno a sentire il suo scopritore e vecchio mentore, Éric Olhats.

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Lo scopritore di Griezmann attacca il Piccolo Diavolo: “Lo hanno contattato a febbraio, si dimentica presto di chi gli sta accanto…”
L'addio di Antoine Griezmann all'Atletico Madrid non è stato di quelli da raccontare ai nipotini. Ma questo non sarà un problema per lui, almeno a sentire il suo scopritore e vecchio mentore, Éric Olhats.
FEBBRAIO - Olhats ora lavora per l'Atletico e non sembra più in buoni rapporti con il Piccolo Diavolo. A dimostrarlo c'è un'intervista rilasciata al Journal du Dimanche, in cui viene messa in dubbio la bontà delle azioni del francese. Ma anche il suo modo di affrontare i cambiamenti. "Il Barcellona lo ha contattato prima degli ottavi di finale di Champions tra Juventus e Atletico, a febbraio. La discussione non è arrivata al momento giusto. E credo al nostro amministratore delegato Miguel Angel Gil quando dice di avere le prove che il trasferimento non si è concluso nel momento in cui è stato annunciato. Si tratta di una forma di negligenza. La sua storia con l’Atletico meritava un finale migliore ed è colpa del suo entourage se non è avvenuto".
AMNESIE - Parole che ovviamente arrivano dal lato Atletico e che quindi fanno trasparire una certa delusione. Che però è anche umana per chi, come Olhats, conosce Griezmann da sempre e ha avuto modo di vederlo crescere. "Antoine non è un ragazzo cattivo. Semplicemente, quando va avanti non si guarda mai indietro. Si dimentica delle persone appena non fanno più parte di chi gli sta accanto. Il che mi amareggia. Dovrebbe lavorare di più su queste sue 'amnesie'". Insomma, non una descrizione del francese non troppo lusinghiera. Anche perchè sembra abbastanza evidente che quello che ha fatto con l'Atletico...lo ha fatto anche con Olhats...
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