Alla vigilia della sfida al Burnley, Jurgen Klopp è intervenuto in conferenza stampa analizzando la gara contro i Clarets, che hanno battuto i Reds lo scorso gennaio. Obiettivo, non ripetersi. E restituire ad Anfield il concetto di fortino quasi inviolabile per gli avversari. Le sue parole sono riprese dal Livepool Echo.
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Liverpool, torna la spinta di Anfield. Klopp: “Ne avevamo bisogno, ci sono mancati”
Klopp è intervenuto in conferenza stampa analizzando la gara contro i Clarets, che hanno battuto i Reds lo scorso gennaio. Obiettivo, non ripetersi. E restituire ad Anfield il concetto di fortino quasi inviolabile per gli avversari
KOP - Si torna con la spinta della Kop. Un "soffio" che Klopp conosce bene. Del resto il tecnico tedesco ha sempre avuto curve caldissime a sostenere le sue squadre. Da Dortmund a Liverpool. "Quando si firma per una squadra come il Liverpool, è quasi naturale che venga in mente Anfield. Si tratta di un punto di riferimento assolutamente importante per il club. Una associazione di pensiero quasi naturale. Chiunque sia stato qui ha atteso con ansia la sua prima volta da protagonista allo stadio. E quando si è dentro, si percepisce l'importanza della Kop. Si alzano, lanciano un coro, e tutto lo stadio li segue. Una connessione favolosa. Si tratta di un momento speciale, che si ripete ogni volta. Non vediamo l'ora di riabbracciare il nostro pubblico".

RECUPERO - Oltre al ritorno della Klopp, c'è da registrare anche quello di un altro perno della squadra. Van Dijk. Il ritorno del centrale ha permesso al Liverpool di tornare a giocare molto più alto senza correre grossi rischi. "Lo scorso anno il Burnley ha vinto una partita davvero strana. Tuttavia quanto accaduto a gennaio non ha nulla a che vedere con il momento attuale. Dobbiamo pensare e essere positivi. La presenza di Van Dijk è fondamentale, sono molto felice di riaverlo, ma non determina da sola il risultato. Non sono rimasto particolarmente impressionato dal suo rendimento. Ha avuto la possibilità di allenarsi per quattro settimane e mezzo durante il precampionato. E se ci si aggiunge anche il percorso post riabilitativo, è evidente che abbia svolto la preparazione migliore di tutti i tempi".
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