Liverpool e Mondiale per club, la maledizione continua: vietato inserire il badge del titolo sulla maglia…

Il Liverpool ha finalmente infranto il tabù. Al sesto tentativo, i reds hanno finalmente centrato il bersaglio grosso. In un modo o nell'altro, però, la maledizione continua. Pur essendo saliti sul tetto del mondo, non potranno fregiarsi del titolo. Perlomeno, non a breve termine. Tutto a causa del ferreo regolamento della Premier League che impone alle società di restare "fedeli" alle divise di inizio stagione.

REGOLAMENTO - Campioni sì, ma senza... corona. Il Liverpool avrebbe la possibilità di aggiungere il "ricamo" alla maglia, ma non può farlo se non prima della prossima stagione. Il regolamento, secondo quanto riportato dallo stesso sito del Liverpool, parla chiaro: non è previsto aggiungere patch o scudetti alle divise omologate per la stagione in corso. Qualsiasi elemento differente rispetto a quanto depositato, può essere aggiornato solo a partite dalla stagione 2020/2021. Ciò significa che la maglia dei reds, almeno in Premier, rimane... intatta. Poi dal prossimo agosto, quando inizierà il prossimo campionato, sarà lecito cambiare.

DEROGA - L'unica speranza, a questo punto, è in una deroga: nel frattempo, però il Liverpool, si è portato avanti con il lavoro... dentro casa. Nelle scorse ore, infatti, il titolo conquistato in Qatar, primo della storia della società, fa bella mostra di sé nella Champions Wall di Melwood, dove sorge il centro sportivo dei Campioni d'Europa e del Mondo. Resta solo da capire se adesso i vertici della Federcalcio inglese mostreranno elasticità verso la squadra che, seppur a livello di club, ha restituito all'Inghilterra il "Football go home".  Nella peggiore delle ipotesi, comunque, i reds potranno mostrare lo "scudetto" nelle partite di Champions League. A livello internazionale, infatti, non sono previste restrizioni.