Marcello Lippi, ex allenatore e Campione del Mondo con l’Italia nel 2006, ha analizzato, oltre a parlare di Vela e di Luna Rossa, anche la lotta scudetto che vede coinvolte due sue ex squadre, nonché due dei suoi... allievi. L'ex CT azzurro invita a non trascurare il Milan, ma ritiene che chi giochi di meno abbia un indiscutibile vantaggio. Le sue parole sono riprese da Sky Sport.

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Lippi: “Milan, Inter e Juve favorite. Pioli saggio. Pirlo intelligente e concreto. Conte trascinatore. Giocare solo in campionato è un vantaggio”

BERLIN - JULY 9: Gennaro Gattuso (R) of Italy is congratulated by Marcello Lippi (C), the coach of Italy, following their team's victory during the FIFA World Cup Germany 2006 Final match between Italy and France at the Olympic Stadium on July 9, 2006 in Berlin, Germany. (Photo by Alex Livesey/Getty Images)
Il CT Campione del Mondo ha analizzato i temi del campionato.
SCUDETTO - Inevitabile ripartire dalla sfida di Coppa Italia che potrebbe avere ripercussioni anche in campionato anche se potrebbero subentrare fattori differenti che secondo il CT campione del mondo potrebbero incanalare la lotta scudetto. "Ancora è presto, manca troppo tempo alla fine del campionato. Occorre valutare diversi aspetti, a cominciare dai singoli impegni. Ad oggi, Inter, Milan e Juventus hanno il 33% di vincere il titolo". Percentuale che potrebbe variare con l'avvento dell'Europa. "Champions ed Europa League sono competizioni differenti, ma chi ha solo il campionato può concentrarsi e dedicarsi tutta la settimana ad una sola gara, ed è un vantaggio da non sottovalutare. Altrettanto vero, però, che vincere aiuta a vincere e la carica che arriva da una importante affermazione europea può farsi sentire ma alla lunga chi ha meno impegni gode di un certo vantaggio".
ALLIEVI - Lo scudetto è affare di due... allievi. Pirlo e Conte. "Li sto seguendo, ovviamente. Pirlo conferma di avere una grande serenità e la trasmette alla squadra. La sua Juventus sta crescendo e mostra anche un grande pragmatismo. Andrea si è trovato catapultato in questa nuova avventura senza avere esperienza in panchina e in un momento di rinnovamento della squadra. Tuttavia, sta mostrando la sua intelligenza anche nella gestione delle partite. Ha assorbito il DNA della Juventus. Determinazione, voglia di vincere, grande carattere e grandi campioni. Antonio invece è... sempre il solito. Era un grande trascinatore da giocatore e ha confermato le sue doti da allenatore.Mi sembra che abbia trovato la quadra. La Juve è più concreta. Comunque non scarterei Pioli, Anche lui trasmette molta saggezza e tranquillità al Milan. I rossoneri, poi, si sono rinforzati parecchio. Adesso hanno più ricambi rispetto al passato.
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