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Lingard racconta il suo dramma segreto: “Mia madre è malata e mi sto prendendo io cura dei miei fratellini”

Jesse Lingard, 26 anni, da sempre al Manchester United. La vita perfetta, o almeno potrebbe sembrare. Ma l'attaccante di Solskjaer ha raccontato al Daily Mail come i suoi ultimi mesi siano stati perlomeno complicati. La malattia di sua madre lo ha...

Redazione Il Posticipo

La vita dei calciatori è ammirata e invidiata. Soldi, macchine di lusso e un lavoro che agli occhi di molti è un divertimento. Ma non è detto che quei ragazzi non nascondano preoccupazioni o problemi, spesso insuperabili. E la vita non guarda in faccia nessuno e non evita momenti di disperazione a chi corre dietro un pallone. A dimostrarlo c'è Jesse Lingard, 26 anni, da sempre al Manchester United. La vita perfetta, o almeno potrebbe sembrare. Ma l'attaccante di Solskjaer ha raccontato al Daily Mail come i suoi ultimi mesi siano stati perlomeno complicati. La malattia di sua madre lo ha trasformato in un uomo. E non è stato semplice.

"FAMIGLIA - "Normalmente sono un tipo molto estroverso, a cui piace far sorridere la gente. Ma tutti si sono accorti di un cambiamento da parte mia. Ero triste e preoccupato. Era come se tutto quanto fosse passato sulle mie spalle, un peso e una responsabilità enormi. Era come se qualcuno avesse detto 'ecco Jesse, adesso tocca a te occuparti di tutto questo'. Mia madre non è stata bene per anni, ma non ha mai ricevuto l'aiuto di cui aveva bisogno. Ora sì, quindi mi sto prendendo cura di mio fratello e mia sorella. Vivono con me. È stato difficile vedere le persone che amo in difficoltà e poi andare al campo e fare il mio lavoro". Da ragazzino a uomo di casa, un cambiamento complicato. Che ovviamente ha avuto ripercussioni anche in campo.

SOLSKJAER - Per fortuna però qualcuno ha dato una grossa mano. Ole Gunnar Solskjaer non è entrato in tackle sulla vita di Lingard, ma è stato lo stesso attaccante a rendere partecipe il suo allenatore del momento di difficoltà che stava vivendo. "Non stavo giocando bene e mi stava addosso tutto il tempo perchè voleva di più da me. Quindi ho pensato che la cosa migliore fosse togliermi questo peso di dosso e dirgli perchè non ci stavo con la testa. Quindi ho bussato al suo ufficio". Risultato, Solskjaer ha detto a Lingard di prendersi il suo tempo, occupandosi di ciò che serve alla sua famiglia. Compreso andare ai colloqui con i genitori di Jasper, 14 anni, e Daisy-Boo, 11. Non certo qualcosa che accade spesso a un calciatore. "Come uomo, devo prendermi le mie responsabilità ed esserci per la mia famiglia. Devo maturare. A volte le tue preoccupazioni sono così profonde che non ti fanno funzionare come dovresti. E ora devo solo tornare al meglio e so che posso farlo". Con l'aiuto della famiglia...e del mister.