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L’incredibile clausola del trasferimento di Figo: “Se non fossi andato al Real, avrei dovuto pagare…”

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Nessun trasferimento ha fatto rumore come quello di Figo,il suo clamoroso passaggio dal Barcellona al Real Madrid. Tutta colpa di un presidente di cui non si fidava e che lo ha portato a un accordo di quelli...particolari!

Francesco Cavallini

 

Nel calcio, certi tradimenti non si dimenticano mai. Lasciare una squadra in polemica non è mai bello, figurarsi poi quando si va a vestire la maglia degli acerrimi rivali. Uno degli esempi più significati di 'tradimento', è quello di Luis Figo, che nel 2000 passa dal Barcellona al Real Madrid. Sulla questione è appena uscito un documentario su Netflix in cui si promette che il portoghese farà finalmente luce sulla questione. Eppure, intervistato qualche tempo fa nel programma 'Universo Valdano', il portoghese aveva già racconta qualche dettaglio in più sulla vicenda.

GASPART

Arrivato nel Barcellona nel 1995, Figo non ha nessun rimpianto della sua scelta di iniziare l'avventura spagnola in Catalogna: "Ho vissuto cinque anni meravigliosi a Barcellona, sia dal punto di vista umano che sportivo". Arrivano, poi, i problemi: "In questo periodo (2000), il candidato per la presidenza del Barcellona era Gaspart, di cui io non mi fidavano minimamente. Poteva anche promettermi la luna, ma non ci avrei creduto". Un ottimo motivo per farsi cedere...al Real Madrid? Possibile, visto che il portoghese fa di tutto per creare problemi a Gaspart. E andare dai rivali di sempre è l'idea migliore che gli viene...

PROBLEMI

Musica per le orecchie di Florentino Perez, che si candida alla presidenza e promette di portare Figo al Beranbeu."Le cose cominciarono a diventare difficili, fino a giungere ad un punto in cui venne firmato un accordo con uno dei candidati alla presidenza del Real. Un accordo secondo cui, se non fossi andato al Real Madrid, avrei dovuto pagare le quote annuali di tutti i soci del club!". Storia vera, in cui, però, incredibilmente, mancava la firma di Figo. Al suo posto, quella del rappresentante del portoghese, sicuro del trasferimento del giocatore, con cui, però, Figo aveva solamente un accordo verbale. Per chiudere, ce n'è anche per chi nel corso della sua carriera non lo ha rispettato. "Quello che mi dà fastidio, sono quelli che davanti mi dicono una cosa, poi alle spalle cambiano versione, per andare d'accordo con la gente. Queste persone esistono, e sono false". Ma la cosa più interessante è che lentamente si scoprono nuovi dettagli di una vicenda che ha segnato profondamente i tifosi blaugrana: chissà cosa sarebbe successo se, nel 2000, alla presidenza non ci fosse stato Gaspart. Sicuramente, Figo si sarebbe risparmiato un gran numero di insulti...ed un lancio di una testa di maiale.