calcio

Licht-out? Un amore finito, ma a San Siro non c’è scelta

Lichtsteiner è in evidente calo di forma. Eppure nel big match di San Siro sarà titolare. Allegri non ha alternative credibili per sostituirlo.

Luigi Pellicone

Lichtout. Un hashtag che presto potrebbe trasformarsi in un trend. Da beniamino a inviso il passo è breve. Lichtsteiner, rimpianto nelle notti di Champions, si è trasformato in incubo delle serate di campionato. Lo svizzero sembra uscito dalla hit parade e forse anche dai radar della tifoseria bianconera, complici gli innumerevoli errori accumulati in questo scorcio di stagione e alcuni atteggiamenti poco graditi.

Un calo di forma abbastanza evidente

L'ultimo grave errore, in ordine di tempo, è contro la SPAL. Una partita pessima. Tantissimi palloni persi e parecchia difficoltà. É tutto molto semplice, nonché riconducibile alla carta d'identità. Se Lichtsteiner, ai tempi della Lazio, era divenuto un beniamino dei tifosi con l'appellativo di “Forrest Gump” un motivo ci dovrà pure essere. Evidentemente la qualità dello svizzero risiede nella corsa, più che nella tecnica di base. Sgrezzato, per quanto possibile, tecnicamente, e appresa molta tattica, l'esterno svizzero è stato uno dei migliori interpreti del ruolo. Il calo fisico, però, è coinciso inevitabilmente con un minore apporto all'economia della squadra.

Per ora, Lichtsteiner è comunque intoccabile

Per quanto poco incisivo, Lichtsteiner resta un intoccabile. Non per scelta, quanto per necessità. De Sciglio, che potrebbe tornare disponibile con lo Sporting Lisbona, è ancora in infermeria. Howedes, un vero mistero, non ne è mai uscito. Quindi, Allegri non ha alternative credibili allo svizzero, a meno che non voglia concedersi, proprio a San Siro, il lusso di giocare con Sturaro sull'out di destra. É vero che in questo momento forse il Milan non fa tremare le gambe, ma è altrettanto innegabile che non ha senso rischiare. La Juventus gioca su un campo difficile ed è già staccata in classifica. Vietato perdere punti. Lichtsteiner titolare dunque, a dispetto delle prestazioni e degli atteggiamenti.

A proposito di atteggiamenti: alcuni sono parecchio discutibili

Già, perché Lichtsteiner è finito nel mirino anche per alcune scelte fuori dal campo. L'esterno basso della Juventus è anche capitano della Svizzera e quindi avente diritto al voto per i FIFA Awards 2017. Fra le nomination diversi suoi compagni e anche l'allenatore Allegri. Beh, Lichtsteiner ha fatto mancare quasi totalmente il proprio appoggio. Buffon è stato inserito solo come terza scelta, dietro Cristiano Ronaldo e Sergio Ramos. Dybala, come Allegri, addirittura ignorato. Al tecnico toscano sono stati preferiti Zidane, Simeone e anche Pochettino. Considerando che la FIFA, per trasparenza, rende i voti pubblici, non emerge un grande attaccamento ai compagni, né al tecnico. Insomma, alle prestazioni non all'altezza si è unita anche l'accusa di “alto tradimento”. Quanto basta perché il popolo virtuale bianconero lo sentenzi.

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