È vero. Su un volo intercontinentale è quanto mai malvisto viaggiare “armati” ma, insomma: che sarà mai? Non è il check-in a fermare uno degli elementi più importanti dell’équipe brasiliana in partenza per la Russia, ma la stessa federazione sportiva internazionale. L’escluso non è un membro della rosa, chiaramente, ma la mascotte preferita dai brasiliani: Canarinho Pistola, l’uccellino che talvolta sorride e all’evenienza si imbroncia. Il pubblico carioca non l’ha presa molto bene ed ha deciso di indire una sorta di petizione sul web lanciando anche l’hashtag #FreeCanarinhoPistola.
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Liberate Canarinho Pistola! Il Brasile va alla “guerra” per la sua mascotte
Il Brasile di Neymar dovrà fare a meno di un elemento determinante della squadra in Russia. No, le convocazioni non c’entrano: si tratta di Canarinho Pistola, la mascotte esclusa dai mondiali.
ARRABBIATO GIALLO - E Canarinho ha un ottimo motivo per arrabbiarsi: la FIFA ha deciso che quest’anno in Russia sarà permesso l’ingresso in campo alle sole mascotte ufficiali del torneo, ossia il cucciolo di lupo Zabivaka, ma anche a Fuleco, il poco amato armadillo simbolo di Brasile 2014 e associato ovviamente al Mineirazo contro la Germania. Eppure, la FIFA lo ha preferito a Canarinho. Di certo non è una buona notizia per il passero che, sostenuto dalla massa di connazionali, sta protestando animatamente.
BUTRAGUEÑO??? - Molti tifosi brasiliani hanno preso di mira l’account ufficiale di Instagram della FIFA, rivestendo di commenti contenenti l’hashtag #FreeCanarinhoPistola diverse immagini pubblicate dalla federazione calcistica internazionale. Una foto in particolare è sembrata maggiormente degna di commenti. Un vecchio scatto del povero ed incolpevole Butragueño, immortalato in una delle esultanze di Danimarca-Spagna del 1986 finita 1 a 5, ormai simbolo non ufficiale della protesta.

AUTODIFESA - L’account Twitter ufficiale di Canarinho Pistola non trattiene il malcontento e pubblica una foto che ritrae la mascotte stessa accanto a Adriano (l’Imperatore) nella quale entrambi brandiscono una sorta di fucile d’assalto. Il volatile “cinguetta” sul social più adatto a lui, come didascalia alla foto descritta, di essere un tipo a posto e di non voler rompere nulla. Il pennuto non comprende l’esclusione ma non è detta l’ultima parola: i tifosi riusciranno a convincere la FIFA della bontà della propria mascotte?
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