Quando si parla dei calciatori e dei loro vizi al di fuori del terreno di gioco, ci sono due scuole di pensiero. C'è chi non accetta comportamenti che non siano da professionisti e pretende che i propri giocatori rispettino delle regole anche quando non sono all'allenamento e in partita. Dunque niente alcol, niente nottate in giro per locali e attenzione maniacale al cibo. Ma c'è anche chi, in fondo, di questi problemi non se ne pone. Del resto, esistono calciatori che da questo punto di vista sono assolutamente indomabili e cercare di imbrigliarli rischia persino di essere controproducente. E se poi, nonostante una vita privata non irreprensibile, giocano bene, perchè impedirgli di divertirsi un po'?

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L’ex presidente del Corinthians: “I giocatori fumavano e bevevano nello spogliatoio ma…hanno vinto tutto!”

ASUNCION, PARAGUAY - APRIL 09: South American Football Confederation CONMEBOL contest director Frederico Nantes holds the name of Corinthians during the official draw of Group Stage of Copa Sudamericana at CONMEBOL Headquarters on April 09, 2021 in Asuncion, Paraguay. (Photo by Nathalia Aguilar - Pool/Getty Images)
C'è chi dai propri calciatori accetta comportamenti che non siano da professionisti e chi invece questi problemi non se li pone. Un ragionamento che può portare al disastro o a...vincere tutto, come nel caso del Corinthians di inizio anni Dieci...
CORINTHIANS - Un ragionamento che può portare al disastro o a...vincere tutto. Quello che è riuscito solo ai Galacticos (che di vizi, a sentire i protagonisti, ne avevano parecchi) è stato fatto anche dal Corinthians, che durante la gestione di Andrés Sánchez in capo a una manciata di anni è tornato dalla Serie B e ha vinto quattro trofei . L'ex presidente del Timão, che dopo aver lasciato a inizio 2012 ha avuto un secondo mandato dal 2018 a inizio 2021, ha parlato al podcast Papagio Falante di quella squadra, presa proprio nel momento della retrocessione in seconda divisione e riportata alla grandezza. Il tutto grazie anche ad alcuni campioni che, guarda un po', hanno fatto grande il Real Madrid e che evidentemente hanno portato al Corinthians la mentalità vincente...ma non solo.
BABYSITTER - Del resto, quando in squadra c'è gente come Ronaldo il Fenomeno o Roberto Carlos, gli va anche lasciato spazio... "Mica faccio la babysitter. I giocatori guadagnano 300mila, 500mila, persino un milione di dollari al mese e io devo andare a vedere se si fanno un bicchiere di troppo o se passano la notte in giro? A me interessa che i calciatori arrivino in tempo agli allenamenti, che si allenino bene e che giochino altrettanto bene. Quello che fanno fuori dal club è un problema loro". Una filosofia abbracciata a pieno da quel Corinthians, che pochi mesi dopo l'addio di Sánchez vince addirittura la Libertadores. "La squadra che abbiamo avuto dal 2009 al 2012 era assurda: i calciatori fumavano nello spogliatoio, non tutti, ma molti lo facevano, e bevevano. E hanno comunque vinto tutto". A dimostrazione che ognuno...si motiva a modo suo!
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