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L’ex presidente del Corinthians: “I giocatori fumavano e bevevano nello spogliatoio ma…hanno vinto tutto!”

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C'è chi dai propri calciatori accetta comportamenti che non siano da professionisti e chi invece questi problemi non se li pone. Un ragionamento che può portare al disastro o a...vincere tutto, come nel caso del Corinthians di inizio anni Dieci...

Redazione Il Posticipo

Quando si parla dei calciatori e dei loro vizi al di fuori del terreno di gioco, ci sono due scuole di pensiero. C'è chi non accetta comportamenti che non siano da professionisti e pretende che i propri giocatori rispettino delle regole anche quando non sono all'allenamento e in partita. Dunque niente alcol, niente nottate in giro per locali e attenzione maniacale al cibo. Ma c'è anche chi, in fondo, di questi problemi non se ne pone. Del resto, esistono calciatori che da questo punto di vista sono assolutamente indomabili e cercare di imbrigliarli rischia persino di essere controproducente. E se poi, nonostante una vita privata non irreprensibile, giocano bene, perchè impedirgli di divertirsi un po'?

CORINTHIANS - Un ragionamento che può portare al disastro o a...vincere tutto. Quello che è riuscito solo ai Galacticos (che di vizi, a sentire i protagonisti, ne avevano parecchi) è stato fatto anche dal Corinthians, che durante la gestione di Andrés Sánchez in capo a una manciata di anni è tornato dalla Serie B e ha vinto quattro trofei . L'ex presidente del Timão, che dopo aver lasciato a inizio 2012 ha avuto un secondo mandato dal 2018 a inizio 2021, ha parlato al podcast Papagio Falante di quella squadra, presa proprio nel momento della retrocessione in seconda divisione e riportata alla grandezza. Il tutto grazie anche ad alcuni campioni che, guarda un po', hanno fatto grande il Real Madrid e che evidentemente hanno portato al Corinthians la mentalità vincente...ma non solo.

BABYSITTER - Del resto, quando in squadra c'è gente come Ronaldo il Fenomeno o Roberto Carlos, gli va anche lasciato spazio... "Mica faccio la babysitter. I giocatori guadagnano 300mila, 500mila, persino un milione di dollari al mese e io devo andare a vedere se si fanno un bicchiere di troppo o se passano la notte in giro? A me interessa che i calciatori arrivino in tempo agli allenamenti, che si allenino bene e che giochino altrettanto bene. Quello che fanno fuori dal club è un problema loro". Una filosofia abbracciata a pieno da quel Corinthians, che pochi mesi dopo l'addio di Sánchez vince addirittura la Libertadores. "La squadra che abbiamo avuto dal 2009 al 2012 era assurda: i calciatori fumavano nello spogliatoio, non tutti, ma molti lo facevano, e bevevano. E hanno comunque vinto tutto". A dimostrazione che ognuno...si motiva a modo suo!