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Lewandowski in nazionale diventa…una questione di stato: il primo ministro polacco telefona alla cancelliera Merkel!

(Photo by Matthias Hangst/Getty Images)

Il centravanti dei bavaresi continua ad avere numeri pazzeschi. Normale dunque che nessuno voglia trovarselo contro. Ecco perchè in Inghilterra in molti avevano tirato un sospiro di sollievo alla notizia che il polacco rischiava di non partire...

Redazione Il Posticipo

Il 2020 resterà per sempre nell'albo d'oro del Pallone d'Oro l'anno in cui il prestigioso premio non è stato assegnato per la prima volta dalla sua nascita. Ma se alla fine France Football avesse deciso di far votare, difficile pensare a un vincitore diverso da Robert Lewandowski. Nell'annata in cui il Bayern ha fatto il Triplete, continuata poi con la vittoria nelle due Supercoppe e quella al Mondiale per Club, il polacco è stato la stella indiscussa di una squadra che pure ha parecchie individualità di rilievo. E anche nella stagione in corso il centravanti dei bavaresi continua ad avere numeri pazzeschi, come dimostra la tripletta allo Stoccarda in meno di quaranta minuti. Normale dunque che nessuno voglia trovarselo contro.

QUARANTENA - Ecco perchè in Inghilterra in molti avevano tirato un sospiro di sollievo alla notizia che molti calciatori non sarebbero partiti con le loro nazionali durante la pausa. Questione di Covid-19 e di quarantene al ritorno dalle trasferte, un qualcosa che i club non possono permettersi nel momento clou della stagione. Il Sun spiega che il Bayern Monaco non avrebbe lasciato andare il centravanti per le partite della Polonia se poi Lewa fosse stato costretto a un isolamento preventivo una volta rimesso piede in Baviera provenendo dal Regno Unito. Un bel problema per la selezione guidata da Paulo Sousa, che dovrà affrontare anche Ungheria e Andorra nelle qualificazioni al mondiale 2022. Ma per fortuna dei polacchi, ci ha messo lo zampino...il governo di Varsavia.

CHIAMATA - Il tabloid riporta infatti che il primo ministro Mateusz Morawiecki ha parlato direttamente con Angela Merkel per trovare una soluzione al caso Lewa. Il risultato è che il polacco potrà unirsi alla sua nazionale e al ritorno in Germania sarà esentato dai dieci giorni di quarantena. Esattamente quello che non voleva l'Inghilterra, che sperava già di affrontare una Polonia orfana del suo calciatore migliore. I Tre Leoni possono almeno consolarsi pensando che grazie alla stessa esenzione sarà possibile per Jude Bellingham, stellina del Borussia Dortmund, raggiungere Southgate e i compagni di nazionale per le partite di qualificazione. Ma, con tutto il rispetto per il giovane talento, un conto è un'Inghilterra senza di lui, un altro è una Polonia senza Lewandowski...