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L’erba voglio non cresce in casa del Re, ma in quella di Luis Enrique: giardinieri subito al lavoro a Siviglia

(Photo by Denis Doyle/Getty Images)

Il manto non cresce neanche nel giardino del re... ma a Siviglia vuolsi così la dove si puote dopo le rimostranze  un commissario tecnico furioso a fine partita per le condizioni del campo di gioco.

Redazione Il Posticipo

L'erba voglio di Luis Enrique. Giardinieri immediatamente al lavoro per rimettere in sesto il terreno di gioco del La Cartuja.  Il manto non cresce neanche nel giardino del re... ma a Siviglia vuolsi così la dove si puote dopo le rimostranze  un commissario tecnico furioso a fine partita per le condizioni del campo di gioco.

GIARDINIERI - Come riportato da AS, il prato dello stadio è stato immediatamente rizollato. Nessuno si aspettava che, più della Svezia, potesse... il terreno di gioco. In effetti, come sottolineano oltre i Pirenei, il colpo d'occhio non è meraviglioso. Il manto è più... giallino che verde. Il che ha creato non poco imbarazzo. E così di buon mattino,  sono scesi in campo una dozzina di operatori che hanno iniziato a lavorare contro il tempo. L'obiettivo è di restituire a Luis Enrique entro sabato il campo nelle migliori condizioni possibili. Alle porte, del resto c'è una sfida con la Polonia che, alla luce del risultato maturato nella verdissima Scozia, rende la sfida contro la nazionale di Paulo Sousa il classico scontro da dentro o fuori.

GIOCO - Alla stragrande maggioranza della critica l'appello di Luis Enrique è apparso come la ricerca di un alibi dopo uno 0-0 molto deludente. Anche a Siviglia serpeggia un certo malcontento. Sono convinti di aver svolto un ottimo lavoro. E che i problemi della nazionale siano altri. In ogni caso, la Federazione Spagnola non vuole lasciare nulla d'intentato, o, se si vuole osservare la situazione da una prospettiva differente, non vuole esporsi nel concedere alcuna giustificazione gratuita. L'unica certezza è che il  passaggio del turno si è fatto in salita. E dunque la RFEF si è messa immediatamente al lavoro per andare incontro alle esigenze di un tecnico che ha sempre tenuto moltissimo a certi particolari. Ecco perché gli operatori si sono messi immediatamente al lavoro. E cureranno palmo a palmo ogni centimetro quadrato dello stadio. Non sia mai che la Spagna non riesca a far gol per colpa di un terreno che ha reso possibile scambiarsi il pallone per 954 volte, ma impossibile che uno sia entrato in porta...