Leonardo e Klopp, Natale…al telefono: il brasiliano ha offerto al tedesco la panchina del PSG, ma…

Chi l'ha detto che il denaro può comprare tutto? In periodo festivo è semplice pensare che qualsiasi desiderio possa essere realizzato attraverso un bell'assegno. Ma ci sono storie di calcio che spiegano che non è esattamente così. Basta prendere come esempio il PSG, una squadra a cui i soldi decisamente non mancano. Il club transalpino ha speso tantissimo negli ultimi anni, ma non ha mai visto neanche da vicino l'oggetto del suo desiderio, la Champions League. Ecco perchè, dopo sessioni di mercato passate ad accumulare giocatori, da quelle parti hanno deciso di puntare su un tecnico. Ma nonostante il budget a disposizione, la letterina a Babbo Natale non ha funzionato.

TELEFONATA - E non certo per mancanza di tentativi. Come riporta Le10Sport, durante le feste Leonardo ha passato un'ora al telefono...con Jurgen Klopp e non certo per farsi gli auguri... Il dirigente del club transalpino ha tentato di convincere il tedesco ad accettare la panchina del PSG a partire dal prossimo luglio, andando così a sostituire Tuchel, che a sua volta aveva preso il posto del tecnico campione del mondo al Borussia Dortmund. Una chiamata d'affari, in cui il brasiliano ha spiegato a Klopp il progetto della squadra della capitale francese, cercando di ottenere un accordo di massima nel caso (non così improbabile) di una separazione con Tuchel.

NO GRAZIE - Ma siccome il denaro non può comprare tutto, Klopp, spiega Le10Sport, ha rispedito gentilmente l'offerta al mittente, dato che è molto felice a Liverpool. Discutibile, se non altro, la tempistica di Leo, che ha tentato di strappare ai Reds l'allenatore qualche giorno dopo la vittoria nel Mondiale per Club, ma soprattutto a neanche due settimane dal rinnovo del tedesco fino al 2024. Ma si sa, provare non costa nulla e quindi il brasiliano ha giocato le sue carte, ricevendo un cortese ma netto "no, grazie". Chissà come si sarà sentito Al-Khelaifi, uno che alle risposte negative non deve essere troppo abituato. Ma a volte, strano a dirsi, persino il libretto degli assegni fallisce...