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L’ultimo miracolo del Leicester: più ricchi del Real

Il Leicester compie l'ultimo miracolo di un ciclo indimenticabile e forse anche irripetibile. Gli inglesi hanno incassato più del Real in Champions. Possibile? Sì, questione di market pool.

Redazione Il Posticipo

Leicester più avanti del Real Madrid in Champions. Addirittura al secondo posto. Che mondo è mai questo? Beh, se si parla di ricavi e non di risultati sportivi, il miracolo della squadra inglese trova il suo ultimo compimento nella classifica dei ricavi della massima competizione europea 2016/2017.

La distribuzione dei premi

Il Leicester si piazza al secondo posto con 81 milioni e 681 mila euro di ricavi: sebbene gli inglesi siano usciti ai quarti di finale di Champions, hanno incassato più dei bicampioni d'Europa del Real. Tutta questione di distribuzione del sistema commerciale: in particolare, merito del market pool. Cosa è? La percentuale che le squadre guadagnano in funzione degli ascolti e dei contratti stipulati in ogni paese. Quindi, paradossalmente, arrivare in fondo alla competizione o fra le prime 8 del torneo da “portabandiera” di una federazione premiante, come è appunto l'Italia e o l'Inghilterra, garantisce un ricavo maggiore rispetto alla Spagna, che spesso trasforma la fase finale della competizione in una succursale internazionale della Copa del Rey.

Poco sportivo? Sì, ma esperienza pressoché irripetibile

Quello che è accaduto può sembrare poco sportivo rispetto ai risultati. In fondo, nello sport, guadagna chi vince. In questo caso, conta di più la “rappresentanza”. Ciò non significa, però, che il “market pool” sia poco meritocratico. La vera differenza, ciò che è davvero premiante, è la costanza. Più il campionato è presente nell'Europa che conta, maggiori sono i premi a disposizione. Ecco perchè il Real Madrid e le altre big d'Europa possono dormire, economicamente, sonni tranquilli. Sono stati scavalcati dal Leicester, che però già dall'anno prossimo sparirà dalla geopolitica calcistica. Difficile, se non impossibile, invece, immaginare Barcellona, Bayern o Paris Saint Germain fuori dalla Champions. La nuova riforma, fra l'altro, ha spostato il timone decisamente a favore dei campionati maggiori: Italia, Inghilterra, Spagna e Germania rappresenteranno (16 esponenti su 32) metà delle prossime partecipanti all'Europa che conta. Che ormai pare sempre più simile alla tanto desiderata Superlega.

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