Il Lecce ha pareggiato con merito a Napoli e ha fugato i dubbi a chi riteneva che la squadra di Baroni avrebbe sofferto tantissimo l'impatto con la A. I salentini hanno imposto il pari al Napoli, fatto tremare l'Inter e danno la sensazione di avere le carte per giocarsi la permanenza. Sticchi Damiani, all'indomani del pareggio del "Maradona", ha commentato la sfida contro gli azzurri di Spalletti. Le sue parole sono riprese da Pianeta Lecce.


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Lecce, Sticchi Damiani: “Sarei orgoglioso di centrare la salvezza con una squadra dall’età media di 22 anni”
ORGOGLIOSO
Un Lecce che ha stupito. Sticchi Damiani invece si stupisce di chi... si stupisce. Il presidente è consapevole di aver costruito, con Corvino, una "banda" di ragazzini che daranno parecchio fastidio. "Questa è una squadra formata da ragazzini terribili. I complimenti fanno sicuramente piacere, ma sono ancora più felice di come la squadra abbia interpretato la gara. Il Napoli è una squadra fortissima, ma il Lecce ha corso tantissimo in campo e si è meritato il punto. Questi risultati non piovono dal cielo. Corvino sta svolgendo un grande lavoro. Da quanto è qui ha rivoluzionato l'area tecnica, dalla prima squadra sino al settore giovanile ed è andato a pescare calciatori in realtà lontani anni luce dalla nostra, portando in Italia ragazzi di enormi potenzialità e personalità".

PROSPETTIVE
La squadra ha una età media giovanissima. Poco più di una Primavera. Tutti nati dal 2001 in poi, con qualche eccezione come Umiti e Ceesay. La carta d'identità però in campo conta poco se c'è qualità come il sinistro di Colombo, fotografia del talento e dell'entusiasmo a Lecce. "Abbiamo l’età media più bassa della Serie A e un allenatore come Baroni, abilissimo a lavorare con i giovani. Sa come gestirli e quando mandarli in campo. Colombo è un 2002 e ieri ha fatto un gran gol, Banda è un 2001. Siamo consapevoli di esserci giocati un piccolo azzardo ma se riuscissimo a salvarci con una squadra così giovane anche all'ultimo minuto dell'ultima giornata sarebbe un grande motivo d'orgoglio".
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