Le giovanili dell’Argentina convocano Luka Romero, il “nuovo Messi”

Neanche il tempo di sapere se il...vecchio Messi continuerà la sua avventura con la Seleccion dopo la delusione al mondiale di Russia, che già l'Albiceleste si porta avanti con il lavoro e cerca di aggiudicarsi...quello nuovo. Certo, come accaduto dopo Maradona di "nuovi Messi" ce ne sono e ce ne saranno anche troppi in giro, ma il giovanissimo Luka Romero sembra quello che davvero si avvicina di più all'originale. Sia per movenze e classe, che per la sua storia personale. Argentino, ma vive in Spagna da quando ha dieci anni ed è conteso tra almeno un paio di selezioni nazionali. Ricorda per caso qualcuno?

NUOVO MESSI - Meglio partire dalla questione del passaporto. Luka Romero è figlio di Diego, calciatore argentino che al momento della nascita del ragazzo giocava in Messico. Per questo motivo, volendo, potrebbe giocare con El Tricolor o con l'Albiceleste. Ma esattamente come nel caso di Messi, il giovanissimo Luka, quattordici anni, ha anche la nazionalità spagnola, essendo nella penisola iberica da parecchio tempo. Una storia in tutto e per tutto simile a quella della Pulce, con addirittura uno degli stessi personaggi principali: Horacio Gaggioli, l'agente che ha scoperto Messi e che ha favorito il suo trasferimento al Barcellona. Stavolta però a giovarsi dell'occhio lungo di Gaggioli è stato il Maiorca, che ha il ragazzo sotto contratto fino al 2023...

NAZIONALE - Intanto che i club restano silenti (anche se certamente staranno monitorando la situazione di Romero), ad agire sono state quindi le nazionali. Più precisamente l'Albiceleste, che da quel che riporta TyC Sports ha convocato il quattordicenne per uno stage di una settimana con l'Under-17 (e non con l'Under-15, come conferma anche il profilo Twitter ufficiale del Maiorca). Al momento si tratta solo di allenamenti, ma l'intenzione della Federazione di Buenos Aires sembra abbastanza chiara: cominciare a far abituare Romero a sentirsi parte dell'Argentina sin dalle giovanili per poi convocarlo alla prima occasione e certificare il suo status in nazionale. Del resto, quando si ha a disposizione un ragazzo di quattordici anni con un piede sinistro e con movenze che ricordano Messi, meglio non lasciarselo sfuggire!