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Lazio: Nani è l’uomo giusto, ecco perchè
Classe, velocità, esperienza internazionale, esterno e anche seconda punta. Inzaghi e i tifosi gongolano, la Lazio ha fatto un affare.

Il curriculum parla per lui. Trentuno anni a novembre, un viaggio che parte in patria, da Lisbona e dallo Sporting, che lascia nel 2007 per legarsi allo United di Sir Alex Ferguson. A Manchester sognano di ripetere l'operazione Ronaldo, sono convinti di averne trovato il gemello. La carriera dell'esterno di origini capoverdiane non seguirà mai la parabola del fuoriclasse di Madeira, ma con i Red Devils riuscirà comunque a scrivere pagine importanti. Sette stagioni, 4 Premier League, una Champions, una Coppa del Mondo per club, 2 Coppe di Lega e 5 Community Shield. Duecentotrenta presenze e 41 gol totali, nel 2014 torna a casa dopo aver capito che a Manchester potevano fare a meno di lui. Una stagione su ottimi livelli allo Sporting, poi la Turchia e il Fenerbahce, dove viene votato miglior calciatore dell'anno dai tifosi. Non basta per convincerlo a rimanere, vuole un campionato più competitivo e Mendes lo porta al Valencia. In Spagna patisce qualche guaio fisico e, come tutti i compagni, l'annata nera della compagine guidata prima da Prandelli e poi dal traghettatore Voro. Comunque non sfigura, mettendo insieme 5 gol e 9 assist in 25 presenze. Bandiera del Portogallo, con cui da protagonista e vice-capitano ha vinto l'Europeo di Francia, con 112 apparizioni è il terzo di sempre per presenze e ottavo miglior marcatore con 24 reti.
Classe ed esperienza al servizio di Inzaghi

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