Lazio, la sensazione è che De Vrij possa giocare contro l’Inter. Alcuni retroscena lasciano credere che il difensore olandese possa giocare gli ultimi 180’, compresi quelli decisivi contro per centrare la Champions. La garanzia? Simone Inzaghi.
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Lazio, caso de Vrij: Inzaghi sa come si fa
Lazio alle prese con De Vrij. Il calciatore giocherà i suoi ultimi 180' compresi quelli contro l'Inter? La sensazione è che potrebbe scendere in campo grazie al tecnico...
ROTTURA – Non è la prima volta che la Lazio si ritrova in situazioni borderline con il rinnovo dei contratti dei giocatori. Nel caso di De Vrij, però, si è di fronte a un inedito: il difensore è fra i pochi ad essere stato impiegato con regolarità nonostante i rapporti con la società fossero, come ha ammesso di recente, assenti. Che cosa è successo? Sembra che il calciatore sia stato il primo a rimanere deluso da quanto accaduto. Ha scelto l’Inter, ma non voleva danneggiare la Lazio. Il problema sarebbe stato di chi lo gestisce. Il rinnovo con clausola rescissoria, che avrebbe reso tutti felici, è sfumato per sei milioni di euro. La società non voleva chiudere le porte professionali a De Vrij, ma non ha gradito l’idea di averlo perso a zero. Un danno economico notevole, per un calciatore che di milioni ne vale almeno venticinque. Rottura inevitabile, dunque.
INZAGHI – In questa situazione, la figura di Inzaghi avrebbe un peso specifico incidente. Il tecnico biancoceleste si sarebbe concentrato sull’uomo prima che sul calciatore. Tranquillizzandolo sia sul piano dell’impiego, che della fiducia. A conti fatti, una scelta giusta. Nessuno, oggettivamente, può mettere in discussione l’impegno di De Vrij né la professionalità. Certo, diviene difficile immaginare come possa danneggiare la sua prossima squadra, ma in questo momento gioca ed è pagato per la Lazio. E, soprattutto, avrebbe un patto di ferro con il tecnico. Inzaghi si è fidato lui e viceversa. Ecco perché sembra difficile che possa restare in panchina contro l’Inter. Altrettanto innegabile, però, che nel paese delle dietrologie e della cultura del sospetto, un malaugurato errore sarebbe immediatamente imputabile alla malafede. Ancora una volta, dunque, sarà decisiva la sensibilità del tecnico: nessuno meglio di Inzaghi sa quale sia la scelta migliore.
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