Prima o poi, doveva accadere. In una stagione lunghissima e molto faticosa, la Lazio rischia davvero di pagare dazio alla fatica e agli infortuni. Senza Immobile, Parolo e Radu, Inzaghi deve inventarsi una formazione sperimentale, ma anche chi è in campo benissimo non sta. L'Atalanta ne approfitta e si prende il campo, attaccando con continuità e spaventando i tifosi biancocelesti. Ai punti, vincerebbero i bergamaschi. Ma è calcio, non boxe, e quindi finisce in pareggio. E anche se fosse stato pugilato, i capitolini si sarebbero salvati sul gong. Merito di un eroe davvero inaspettato: il punto d'oro alla Lazio lo regala Bastos.
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Lazio, la zampata di Bastos
La Lazio rischia di pagare dazio alla fatica e agli infortuni. Ai punti vincerebbe l'Atalanta, ma il pareggio alla Lazio lo regala Bastos, eroe inaspettato.
BASTOS PROTAGONISTA - Bastos che la partita neanche la comincia e che era addirittura in dubbio fino all'ultimo anche per la panchina, ma entra quando Luiz Felipe, già ammonito e non in formissima anche lui, non ne ha davvero più. Il brasiliano non è proprio irreprensibile sulla rete di Barrow che apre il match e assieme a De Vrij e Caceres soffre parecchio l'uno contro uno con gli attaccanti bergamaschi. Vedendo lo spettro del rosso, Inzaghi si affida all'angolano, i cui ultimi minuti in campo risalgono al finale del derby. Con un'Atalanta arrembante qualcuno si aspetta (ingenerosamente) un errore decisivo, ma il numero 15 stavolta cambia il match in positivo. Il suo intervento in chiusura sul tiro a botta sicura di Gosens vale il pareggio e, in prospettiva, quaranta milioni.
INFORTUNI E STANCHEZZA - Per il resto il pubblico dell'Olimpico assiste a uno spettacolo abbastanza inconsueto, una Lazio messa sotto da una squadra avversaria. Questione, evidente, di stanchezza. Alle assenze già note si aggiunge presto quella di Luis Alberto (che esce in lacrime, spaventando non poco i tifosi), ma trovare nell'undici biancoceleste qualcuno che non accusi qualche problemino diventa un'impresa. Alla fine Inzaghi nella ripresa opta per una soluzione conservativa, togliendo Caicedo (autore del pareggio) e lasciando Milinkovic-Savic a fare da boa per gli inserimenti di Anderson, entrato per lo spagnolo infortunato. Non è la solita Lazio e si vede, ma alla fine il primo dei due scontri nerazzurri di fine campionato termina con un risultato accettabile. Persi due punti dall'Inter, ma poteva andare peggio. E se non è stato così, c'è da ringraziare l'eroe che non ti aspetti. Una zampata di Bastos, un intervento...da Champions.
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