Non è tecnicamente un acquisto, ma è come se lo fosse. Il Martin Odegaard che Carlo Ancelotti ha incontrato all'inizio del precampionato è un calciatore totalmente diverso rispetto al 2015. Non a caso, l'Arsenal ha fatto sapere che gli piacerebbe riaverlo, ricevendo un cortese ma fermo "no" da parte del tecnico italiano.

calcio
L’Arsenal vuole Odegaard, ma Ancelotti dice no…
L'esperienza inglese ha fatto bene al ragazzo norvegese apprezzato sia dal punto di vista tecnico che fisico dal nuovo allenatore.
TRASFORMATO - Come riportato da AS, il ragazzo ha impressionato allenatore e dirigenza: è cresciuto fisicamente e si è presentato in ottima forma. Il ragazzo è ai primi posti nei test fisici della squadra. Evidentemente la stagione in Premier lo ha aiutato. Anche nel trasformarsi in un calciatore più concreto. Il ragazzo è il secondo calciatore offensivo dell'attuale rosa bianca che genera più occasioni da rete, superato solo da Kroos. Il teutonico ne crea uno ogni 31 minuti di gioco, mentre il norvegese lo fa ogni 43 minuti (contando i suoi numeri in campionato e in Premier la scorsa stagione). Numeri che lo antepongono a Isco e lasciano molto indietro calciatori che attaccano dalle fasce come Asensio, Vinicius e Rodrygo.
ANCELOTTI - Una crescita in cui l'effetto psicologico è essenziale. Odegaard ha bisongo di sentire la fiducia del tecnico, come è successo al Vitesse, con la Real Sociedad 2018-19 e i Gunners. Non a caso Arteta lo rivorrebbe. Durante la sua gestione, il norvegese ha conquistato i tifosi dell'Arsenal con il gol contro il Tottenham nel derby (2-1) e con due assist nelle ultime due giornate. Ancelotti, però, ha detto no. E adesso toccherà al tecnico italiano trovare il feeling con il ragazzo che avrebbe sicuramente spinto per tornare nel North London se fosse rimasto Zidane. I rapporti con il tecnico francese sono stati tesissimi. Sino a generare insofferenza e la richiesta di andare in prestito, con minuti di gioco.
SPOGLIATOIO - Odegaard intanto ha conquistato lo spogliatoio. I veterani della rosa hanno già apprezzato la crescita del ragazzo. Totalmente ribaltato il giudizio che lo ha accompagnato quando ha frequentato la Casa Blanca fra il 2015 al 2017, raccogliendo consenso tecnico senza entrare nelle grazie di un gruppo che lo riteneva immaturo. All'alba di questa stagione, la situazione è cambiata: Odegaard è cresciuti. E il Real Madrid ne ha bisogno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA