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Sliding doors, l’Arsenal e CR7: “È venuto a cena con noi, ma il giorno dopo lo United ce lo ha soffiato”

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Cristiano Ronaldo ha spiegato di essere stato molto vicino ai Gunners prima di finire al Manchester United. Poi però Ferguson lo ha convinto a scegliere Old Trafford. Il tutto nonostante i Gunners gli abbiano anche...offerto la cena.

Redazione Il Posticipo

Basta una singola decisione per cambiare tutto. Una partita, un campionato, persino una carriera o la storia di un club. E di fronte a questo ragionamento, i tifosi dell'Arsenal hanno tutto il diritto di lamentarsi: nella sua intervista con Piers Morgan su ITV, Cristiano Ronaldo di qualche tempo fa, antecedente comunque a quella dell'addio allo United, ha spiegato di essere stato molto vicino ai Gunners prima di finire per la prima volta all'Old Trafford. "Vicino, vicinissimo, c'è mancato davvero poco. Sono stato a un passo. Incredibile". Poi però Ferguson lo ha convinto a scegliere i Red Devils.  Il tutto nonostante l'Arsenal gli abbia anche...offerto la cena. Lo ha spiegato David Dein, ex vice presidente del club, in una conversazione con Arsene Wenger durante un evento, riportata dal Sun.

MAGLIA

Il periodo è quello tra il 2002 e il 2003, in cui cambia tutto per il giovane portoghese. E anche per l'Arsenal! "Torniamo indietro a quando Cristiano aveva 17 anni e giocava con l'Under-19 del Portogallo. Lo aveva notato il nostro capo scout, Arsene viene da me e mi dice 'vuoi andare a vederlo giocare?'. E io gli ho detto di sì. Siamo andati a vederlo e mi ricordo che ha fatto bene. E a quel punto l'agente, che in quel momento era con noi, ci ha detto: 'Beh, che ci crediate o no, Cristiano verrà con noi a cena'. Siamo andati in un ristorante non troppo affollato, era un ragazzo davvero gentile e mi ha anche dato la sua maglia. È una delle molte maglie di Cristiano che ho nell'armadio a casa, quella sera mi ha dato quella che aveva indossato in campo".

UNITED

La cena è piacevole, ma a un certo punto bisogna anche parlare di affari. "Abbiamo discusso un po' di soldi, poi il suo agente ci ha detto: 'Beh, lasciamo che il ragazzo ci pensi su stasera'. E Cristiano ha aggiunto: 'devo andare, il mio autobus sta partendo'. È salito su ed è andato a casa. Il giorno dopo io stavo ancora discutendo con il suo agente, ma sei ore dopo il Manchester United ce lo ha soffiato da sotto il naso". Un tempismo così perfetto che Dein ha qualche dubbio: "Questa è la storia di Cristiano Ronaldo all'Arsenal. Ma credo che ci abbiano usato un po' per far aumentare l'interesse, perchè penso che all'epoca Cristiano sarebbe comunque finto allo United". E tante grazie ai Gunners per la cena...