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Larrondo dall’Argentina accusa: “In Italia ci si mette d’accordo e si aggiustano le partite”

Marcelo Larrondo, attaccante che ha giocato per parecchi anni nella nostra Serie A con le maglie di Siena, Fiorentina e Torino parla del campionato italiano davanti alle telecamere di TyC Sports. E le sue dichiarazioni sono tutt'altro che positive...

Redazione Il Posticipo

Marcelo Larrondo, attaccante argentino naturalizzato cileno che ha giocato per parecchi anni nella nostra Serie A con le maglie di Siena, Fiorentina e Torino parla del campionato italiano davanti alle telecamere di TyC Sports e le sue rivelazioni sono state ampiamente sviluppate da Olè. E quello che racconta Larrondo è che dalle nostre parti ci sarebbe la tendenza a "sistemare" le partite. L'attaccante, che ora gioca nel Defensa y Justicia in Argentina, ha infatti tirato fuori un episodio in cui ha avuto l'impressione che i match a cui ha preso parte fossero già decisi a tavolino...

CI SI METTE D'ACCORDO - "In Italia si fa sempre così, ci sono stati molti casi. Ci si mette d'accordo con chi è già salvo affinchè dia i punti a chi invece sta per retrocedere. In una partita credo che dovessimo pareggiare. E mi sono arrabbiato, perchè sono entrato al posto dell'attaccante della mia squadra, Calaiò, ma dovevo passare la palla indietro anziché attaccare". Sospetti lanciati sul nostro calcio dal cileno, che in Serie A ha accumulato sei stagioni, senza però mai superare lo scoglio delle due reti stagionali. E dopo l'esperienza al Torino, ha preferito tornare in Sudamerica.

FUMATORI - Larrondo tra l'altro racconta anche qualche altra cosa che lo ha particolarmente colpito. "Ho conosciuto molti calciatori che alla fine dell'allenamento o addirittura alla fine del primo tempo se ne andavano al bagno a fumare. Alcuni fumavano persino davanti all'allenatore o gli chiedevano comunque il permesso di farlo. Prendevano il caffè e poi fumavano, una follia". Abitudini, queste, che certamente molti calciatori italiani effettivamente hanno e che difficilmente possono essere negate. Al contrario dei sospetti sulle partite vendute, su cui in ogni caso la nostra giustizia sportiva è al lavoro da parecchio, anche senza che Larrondo...lo facesse notare.