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L’Argentina adesso tifa…Bilardo

Dopo l'eliminazione dal mondiale la nazione si stringe intorno al tecnico campione del mondo 1986, le cui condizioni sembrano peggiorare.

Redazione Il Posticipo

In Argentina, sfumato il Mondiale, adesso si tifa per Bilardo. Il CT capace di guidare la seleccion  alla conquista del suo secondo titolo mondiale in Messico nel 1986, versa in condizioni piuttosto delicate. Secondo il quotidiano “Olè” la salute del “Doctor” è piuttosto precaria dopo l’intervento chirurgico cui è stato sottoposto nello scorso giugno.

PEGGIORAMENTO – Eppure la situazione sembrava migliorata, prima di precipitare nelle ultimissime ore. L’ex allenatore, che ha 79 anni, deve superare un paio di scompensi. In particolare c’è una dilatazione ventricolare al cervello, conseguenza di una malattia neurodegenerativa che causa, purtroppo, una demenza progressiva. Dopo l'operazione e i referti, filtrava un certo ottimismo anche fra i familiari che avevano parlato di un Bilardo molto più attivo e lucido, anche desideroso di seguire i mondiali alla tv. Adesso, dopo l’improvviso peggioramento, il quadro clinico si è nuovamente e pericolosamente rovesciato. Appresa la notizia, calciatori e sportivi, ma anche gente comune, si sono immediatamente stretti intorno a uno dei personaggi più amati del paese.

MENOTTI – Bilardo è attualmente ricoverato alla Sagrada Familia che aveva lasciato poche settimane fa e sarebbe costantemente monitorato. Fra i primi ad augurargli una pronta ripresa, come aveva già fatto in occasione del primo intervento, proprio Menotti che ha subito spento le polemiche e i dualismi. In Argentina si dibatte molto su chi, fra il CT del 1978 e quello del 1986 abbia maggiori meriti. Menotti non partecipa al dibattito, anzi, proprio attraverso “Olè” ha ribadito di non aver mai acceso né sostenuto alcuna rivalità. Ed ha anche approfittato per manifestare la piena solidarietà al collega. “Non mi ha mai fatto del male, non è un mio nemico, i nemici me li scelgo da solo. Bilardo non lo è: gli auguro di avere sempre un’ottima salute”. Due campioni del mondo da preservare. E tutta l’Argentina vorrebbe risparmiarsi un nuovo dispiacere, dopo il fallimento della spedizione in Russia.