Una pesante battuta d'arresto con umiliazione annessa. La Germania travolge e annulla tutto quello che di buono si era riuscito a fare. L'Italia è immobile nelle idee e in una partita butta via anche il primato nel girone, scivolando al penultimo posto. La cinquina tedesca fa male. E fa ancora più male per come è maturata. Azzurri vitali agli inizi dei due tempi, poi il buio, gli esperimenti falliti, un disorientamento totale. Il risultato è una traduzione errata di un senso finale che questa volta non si afferra. Ci sono partite e partite per provare a crescere o per pensare di fare passi in avanti. E questa volta, contro la Germania, non era il caso. Nel calcio, come nella vita, esistono livelli e categorie diverse oltre la carta d'identità e l'esperienza. Gnonto, al suo primo gol azzurro, ci regala una speranza, ma la strada di questo nuovo percorso rischia di essere un turbinio di facce, volti, sistemi di gioco, tentativi ad oltranza verso una fuga in avanti abbastanza confusa. Guardiamo in faccia la realtà. Siamo fuori dal mondiale e abbiamo bisogno di capire chi siamo veramente, a cavallo tra il vecchio e il nuovo corso. Mancini fa bene a continuare nelle sue esplorazioni, ma la nazionale ha un disperato bisogno di stabilità nelle scelte. E di giocatori buoni ce ne sono ancora. In attacco gente come Immobile e Chiesa serve come il pane. A centrocampo Tonali, Barella, Verratti e Pellegrini non sono calciatori comuni. Si può scegliere bene. Si può recuperare qualcuno. Si può fare ancora meglio. Senza presumere troppo. Semplicemente, come nel recente e vittorioso passato, perché non eravamo fenomeni prima e neanche così scarsi come questa sera. Dobbiamo ritrovare serenità, equilibri e una squadra che si riconosca in una titolarità perlopiù assimilata dagli stessi giocatori.
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L’Appunto
Di Stefano Impallomeni. La Germania travolge e annulla tutto quello che di buono si era riuscito a fare. Dobbiamo ritrovare serenità, equilibri e una squadra che si riconosca in una titolarità perlopiù assimilata dagli stessi giocatori.
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