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L’Appunto

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di Stefano Impallomeni. Il Milan non si smarrisce e risponde all'Inter con piglio e concentrazione. La sensazione è che il vantaggio rossonero rappresenti molto di più di un freddo dato statistico.

Stefano Impallomeni

Questa volta niente Fatal Verona, ma una vittoria da capolista vera. Il Milan non si smarrisce tra presunte pressioni e braccini penzolanti e risponde all'Inter con piglio e concentrazione. Palla al centro e alla prossima, Gasperini e Agostini permettendo, anche se la sensazione è che il vantaggio rossonero rappresenti molto di più di un freddo dato statistico. Nella partita del Bentegodi c'è tutto. Forse anche una carezza allo scudetto. È un dominio mentale, fisico e tecnico che va oltre la grande lucidità dimostrata contro uno degli avversari più agonistici del campionato. È un successo in rimonta costruito con la testa di chi vuole arrivare al traguardo grazie a due giocatori determinati e determinanti che fanno la differenza. Leao e Tonali sono gli architetti degli ultimi piani dell'edificio del potenziale scudetto. Tonali festeggia nel migliore dei modi il suo compleanno con una doppietta. Leao negli spazi è di un altro livello, una scheggia imprendibile che spacca in due le fasi di gioco e sta incidendo come nessuno. A Pioli, Tonali ricorda De Rossi. A me, Ancelotti e un po' Albertini. Anima, polmoni, personalità e piedi. Non era mai successo che una squadra con l'età media più bassa lottasse per il titolo. In questo contesto, a 22 anni, Leao e Tonali sono gli uomini del salto di qualità. Mostrano una maturità sbocciata nel momento decisivo. Rappresentano un Milan giovane, forte, frizzante, unito, bello a vedersi. E dietro, in panchina, ecco le altre risorse. Florenzi subentra e va in gol, risorgendo fra l’entusiasmo generale. Non sappiamo se Verona sarà l'anticamera del trionfo, ma i rossoneri sono in una fase di trance agonistica e motivazionale impressionante. Ne mancano due alla fine. Abbastanza per non inciampare sul più bello con il pari bonus da calare che vale come una vittoria per il vantaggio accumulato nello scontro diretto nei confronti dell'Inter. E se in testa il duello è emozionante, in coda non ci si può lamentare. Genoa e Venezia vincono. Tra Salernitana e Cagliari 100 minuti di passione ma adesso la squadra di Nicola è il Milan della bassa classifica. Solo i campani possono buttare all'aria una possibile salvezza. Fra granata e rossoneri ci sono molte similitudini e minimi comuni denominatori. Unione totale, dirigenti preparati e un pubblico caloroso che spinge in massa la propria squadra. Avvincente anche la lotta europea. Fra Lazio, Roma, Fiorentina e Atalanta può succedere di tutto. In barba al calendario che, lo abbiamo imparato bene in queste ultime giornate, conta relativamente. Sarà un lunedì coinvolgente. A Firenze la sfida della verità. Italiano contro Mou, che giustamente non si fida e non penserà a Tirana.