Giroud è lo spillo che buca il pallone al Napoli e spariglia per l'ennesima volta una lotta scudetto semplicemente straordinaria. Nessuno ha certezze su cosa potrà ancora succedere, ma è evidente che dopo questa giornata è il Napoli a pagare dazio e ad accusare il colpo. Il Maradona pieno, supposizioni generiche su un potenziale successo dei partenopei hanno forse indotto all'errore, perché la partita ha raccontato tutt'altro con un Milan piratesco, in palla, sorprendente nell'atteggiamento e per lunghi tratti dominante.
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L’Appunto
Di Stefano Impallomeni. Nessuno ha certezze su cosa potrà ancora succedere, ma è evidente che dopo questa giornata è il Napoli a pagare dazio e ad accusare il colpo.
Al di là del risultato, Spalletti esce dal confronto abbastanza ridimensionato, steso al suolo da un Milan organizzato e famelico, pressante in avanti e capace di spingere verso quel gol che avrebbe potuto decidere la strategia già evidenziata specialmente verso la fine del primo tempo e l'inizio del secondo. Giroud, ferito a una tibia da un intervento di Koulibaly e match winner, è la fotografia di questo gruppo che va oltre le assenze e alcuni sfortunati torti arbitrali grazie a una determinazione non comune.
Il francese ha colpito e ha colpito duro, da campione, e manca ancora il miglior Ibra. Napoli al tappeto e a rischio analisi, con i suoi migliori giocatori apparsi spenti e avvolti da limiti nervosi, quasi divorati e paralizzati da ansia da prestazione. Per la squadra azzurra non sarà facile metabolizzare questa occasione perduta, la seconda in casa dopo lo scontro diretto contro l'Inter. Troppo poco per immaginare una crescita costante, fiduciosa, viste le ultime uscite in Europa e in campionato, vedi Cagliari e Lazio (risultati a parte). Il campo parla sempre chiaro e consegna il resto. A Verona ne sapremo di più. Per il Milan tre punti, una vetta solitaria e il pensiero di non fare più sconti alle avversarie meno temibili sulla carta. La sensazione è che questa volta possa arrivare fino in fondo, senza cali vistosi. È un passo in avanti, quello rossonero, ma niente di più. Triello vivo, leggermente sgranato ma ancora credibile. Anche se l'Inter, 5 punti nelle ultime 5 partite, è ancora lì. Incredibilmente. O, forse, tutto nella regola e la squadra di Inzaghi è ancora la squadra da battere?
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