Il Marocco non scherza e fargli gol è una vera impresa. Rivelazione assoluta e applausi convinti. Un bel vento caldo africano soffia forte in Qatar e nessuno davvero se lo aspettava. È marocchino ed è piacevole, bello strutturato. Si entra nella storia con merito e coraggio, avanti per la sua prima semifinale in un mondiale. E mai era accaduto in precedenza a una nazionale africana.


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L’Appunto

DOHA, QATAR - DECEMBER 10: Walid Regragui, Head Coach of Morocco, celebrates with their team after the team's victory during the FIFA World Cup Qatar 2022 quarter final match between Morocco and Portugal at Al Thumama Stadium on December 10, 2022 in Doha, Qatar. (Photo by Justin Setterfield/Getty Images)
Marocco, più conferma che sorpresa
—In questo caso però il Marocco è più una conferma che una sorpresa, perché il suo calcio è semplice semplice, ma tremendamente efficace. Difesa applicata e poi ripartenze ad alta velocità con tecnica e tempi giusti di gioco. Non male, ma nessuna clamorosa innovazione, semmai un'ottima revisione di un gioco pratico e associato. Il risultato è un bel catenaccio moderno che sa esaltarsi con innegabili valori. Il Marocco è una squadra fatta da chi gioca perlopiù in Europa, emancipato nelle conoscenze e mestierante quanto basta. Ma non togliamo meriti e virtù a questo straordinario collettivo. Non si arriva fino in fondo se non ci sono buoni giocatori. In ogni impresa c'è sempre qualcuno che trascina e indica un percorso. Come nel caso del portiere Bounou, davvero formidabile e uno dei migliori della competizione e senza dimenticare i soliti noti Ziyech, Amrabat, Hakimi e En-Nesyri che fanno l'insieme, sebbene la rivelazione sia Ounahi, centrocampista eccellente e non comune. Da ultimo in Ligue 1 con l'Angers a un passo dal paradiso: chi l'avrebbe mai detto. Noi, non di certo. È il bello del calcio: scoprire le eccezioni, soffermarsi su nuovi fenomeni e non dare nulla per scontato. La sensazionale vittoria sul Portogallo è abbastanza netta, molto limpida e racconta una forza sostanziale.
Francia, non solo Mbappé ma anche Griezmann
—Il Marocco è da rispettare seriamente, perché è imbattuto, ha eliminato Belgio, Spagna e buttato fuori dalla scena Cr7, incapace di incidere e di scegliere bene i tempi del congedo, scoprendosi riserva della nazionale portoghese, a dispetto del suo amaro record (196 presenze in totale). Ora in semifinale ci sarà la Francia che piega una bella Inghilterra nel quarto di finale più spettacolare fin qui disputato. Giroud vince alla distanza la sfida dei bomber con Kane che spara alto il possibile rigore della speranza. Non è soltanto la Francia di Mbappé ma soprattutto quella di Griezmann. Il piccolo diavolo ci mette sempre il suo piedino sinistro nella coda dei dettagli. Passaggi al bacio e insostituibile nel ruolo di uomo assist e centrocampista di riferimento deputato alla qualità. È lui l'uomo chiave di Deschamps.
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