Una saetta piena di talento squarcia l'omologazione di un mondiale evoluto sul piano dell'organizzazione, ma abbastanza fermo nelle grandi individualità. E grazie a lui si ribalta la storia. Un'attenzione diversa, che catalizza l'interesse su un solo fenomeno.

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L’Appunto
Esagerato
—Questa volta in Francia-Polonia Kylian Mbappé esagera, statistiche e gol a parte, perché uno come lui non si vedeva da tempo. Uno capace di eguagliare Messi a meno di 24 anni (già 9 gol segnati ai mondiali ed è soltanto alla sua seconda partecipazione) e in grado di sparigliare strategie e tatticismi, dando spettacolo con accelerazioni, finte, assist, tiri impressionanti e giocate divertenti ad alta velocità. Comunque andrà a finire, Mbappé sarà la stella indiscussa di Qatar 2022 e presumibilmente il calciatore che erediterà lo scettro di Messi e Cr7 assoluti protagonisti negli ultimi 15 anni. Nessuno come lui sta decidendo oltre la squadra, sempre decisivo e concreto nel creare e concludere, sempre più capocannoniere grazie a reti bellissime. Mbappé è un'armoniosa addizione dei numeri che servono a stabilire cosa sia un fuoriclasse. Mbappé fa cose eccezionali senza sapere veramente di farle perché gli riescono facili e perché le ritiene nella norma.
Stella
—La stella del Psg possiede la straordinaria calma dei forti e di chi ha una marcia in più degli altri. Sa trascinare e coinvolgere tutti, anche gli scettici e gli annoiati, esaltando i bambini e i più grandi. È, insomma, una specie di traino globale di un piacere e di un benessere dell'attesa che si traduce poi nell'ora di vederlo giocare, inventare e segnare una partita tra autentiche prodezze. E con quel fine tecnico che giustifichi la ragione del perché il calcio sia così seguito e amato. Mbappé ha già vinto un mondiale e ne potrebbe vincere un altro. Due consecutivi, a 24 anni, la via precoce dei geni, quella percorsa da un certo Pelé (a proposito auguri di pronta guarigione). Sarebbe un clamoroso avvenimento e neanche così impossibile che si verifichi.
Momento d’oro
—La Francia ha una ricchezza tecnica che esonda dalle convocazioni di Deschamps. Contando le sue scelte e gli infortunati ci sono almeno tre France in giro per il mondo. È un momento d'oro per i francesi. Olivier Giroud diventa il "Meilleur Buteur" della storia della nazionale con 52 reti, superando Henry. Ed è un momento speciale specialmente per Mbappé, il Pelé moderno senza che il paragone sia così azzardato. Più o meno, almeno vedendolo giocare, siamo a livelli simili. Vette alte, vette altissime di classe, vette mondiali. Siamo a quota 9 reti con ben 5 già realizzate nella fase a eliminazione diretta tra Russia e Qatar. Quattro anni fa doppietta all'Argentina agli ottavi di finale e contro la Polonia altre due perle. È un serio indizio per come andrà a finire o è soltanto una strana coincidenza? Messi, Neymar e gli altri ci diranno a che punto è la situazione, anche se sarà dura fermare questo Mbappé e il suo potenziale bis. Kane e l'Inghilterra ci proveranno per primi.
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