Laporta: “Messi resta. Vorrei che firmasse il 24 quando è il mio onomastico e il suo compleanno”

Messi non si muove da Barcellona. Il presidente Laporta è stato categorico. In occasione della presentazione di un documentario che tv3 ha realizzato sulla Pulce, il numero uno del club catalano si è esposto. Ed ha escluso la partenza del fuoriclasse argentino che a fine giugno non sarà più un calciatore del Barcellona se non rinnoverà il contratto.

SERENO - Laporta, come riportato da AS, non pensa all'eventualità di un addio: "Sono molto tranquillo sulla permanenza di Messi. Il Barcellona è un club che ha una grande storia. Kubala era l'idolo del nostro nonni, Cruijff è quello dei nostri genitori e Messi è quello di tutti ed è per questo che ritengo bellissimo parlare con lui del futuro. Ha un carattere vincente. il suo talento va oltre la sua persona è un vincente nato. Pertanto, non contemplo e non considero un no di Messi. Anzi mi permetto di dare un consiglio agli autori di questo documentario. Dobbiamo preparare una nuova stagione per Messi al Barça. Sono convinto che continuerà a vincere e a giocare cn noi".

ESPOSTO - Parole forti. Una esposizione che rischia di essere pagata carissima in caso di un addio. "Vorrei poter dire che tutto è già concluso. Non è ancora chiuso. L'idea però è quella di concludere le trattative il prima possibile. Come dirigenza ci stiamo prodigando in ogni modo per poter garantire a Leo un progetto tecnico all'altezza delle sue aspettative. Vogliamo che sia entusiasta". In questo senso l'arrivo di Aguero è una garanzia. Laporta ci scherza su: "Lo abbiamo contrattualizzato prima che iniziasse la Copa America ed adesso che sono in nazionale insieme El Kun scherza con Leo, ricordandogli che non ha ancora firmato il rinnovo. Sappiamo quali sono le aspettative di Messi. E coincidono con le nostre. Al netto dei soldi, è più importante il progetto sportivo. E noi stiamo lavorando in tal senso, nel rispetto del fair play finanziario".

FIRMA - Resta da capire quando sarà firmato il contratto. "Le date che vorrei sono due. Uno è quello del mio onomastico e del suo compleanno. Sarebbe un regalo reciproco". Quindi il 24 giugno. "L'altro è il giorno del mio compleanno, che è il 29. Ma lo vedo eccitato e speranzoso e lo vedo bene. Come andrà a finire, non ve lo posso assicurare”.