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L’anno orribile di Courtois: da The Best a…”Karius” il passo è decisamente breve

Come sembra lontano il mondiale 2018, in cui il belga si era consacrato! Nel Real Courtois rischia il posto e anche con il Belgio qualche problema c'è, come dimostra la clamorosa papera nel match contro la Russia...

Redazione Il Posticipo

Terzo al mondiale con il Belgio, l'acquisto da parte del Real Madrid e il riavvicinamento ai suoi figli con il ritorno in Spagna. A metà 2018, il mondo di Thibaut Courtois sembrava perfetto. Neanche un anno più tardi, il portiere della Casa Blanca e dei Diavoli Rossi è in una situazione che definire paradossale è poco. Nel Real rischia il posto, perchè con il ritorno di Zidane Keylor Navas ha ritrovato la maglia da titolare. La vita sentimentale meglio lasciarla stare, perchè i giornali di gossip continuano a parlare di suoi flirt con stelle dello spettacolo, tra inseguimenti dei paparazzi e panni sporchi lavati sui social.

PAPERA - E il Belgio? Anche lì, qualche problema c'è, come dimostra la rete subita dalla Russia nella prima partita di qualificazione a Euro 2020. Un gran bel regalo della ditta, che conferma che il portiere forse deve lavorare un pochino sulla distribuzione del pallone con i piedi. Già a Madrid più di qualche retropassaggio ha fatto venire i brividi al Bernabeu, ma con la maglia della nazionale Courtois ha fatto anche di peggio. Rilancio ciccato sulla pressione avversaria e Cheryshev può tranquillamente appoggiare nella porta sguarnita. E il volto disperato dell'estremo difensore della squadra di Martinez la dice lunga sul momento davvero negativo che sta vivendo.

INVOLUZIONE - Che sembra quasi legato a una maledizione. Da quando ha vinto il Guanto d'Oro, il premio come miglior portiere del mondiale, e il premio The Best, tutto è andato un po'...a rotoli. Tra l'altro, l'assegnazione del secondo è stata accolta con diverse polemiche, perchè il premio è andato al belga, ma nella top 11 della FIFA c'era...De Gea. Ma, allineamenti astrali o no, l'involuzione del belga è davvero evidente. Di certo l'insicurezza del posto al Real non lo aiuta, ma neanche i tifosi sui social, che non vedono l'ora di beccarlo. Prima lo chiamavano "snake", serpente, perchè si faceva spesso passare il pallone tra le gambe. Ora, complice un disastro ancora più clamorosa, il soprannome è d'obbligo. E da The Best a "Karius", il passo è stato decisamente breve...