Questione di carattere e di gusti. Ci sono molte persone, molto più che benestanti che conducono una vita molto sobria per quanto agiata. Altri, magari anche con conti in banca meno gonfi rispetto ai suddetti, vanno in giro in automobili dorate e immense, sfoggiano gioielli e si fanno vanto del loro successo. L'ostentazione, però non è da tutti. Non è da Frank Lampard, ad esempio. L'ex numero 8 ed ex allenatore del Chelsea, attualmente alla guida dell'Everton, non è uno che vive di ricordi. Anzi, non espone neanche tutti i suoi trofei e racconta che una medaglia l'ha ritrovata... in una scarpa.

calcio
Lampard…il distratto: “Ho ritrovato una medaglia in una scarpa: ce l’avrò messa dopo una sbornia”
Frank Lampard non è uno che vive nel passato. Anzi, il tecnico dell'Everton non espone neanche tutti i suoi trofei e racconta che una medaglia l'ha ritrovata persino.. in una scarpa.
BACHECA GIGANTE - Frank Lampard è uno dei giocatori più iridati della storia recente della Premier League. Ha vinto 3 campionati, 2 Carabao, 4 FA Cup, 2 Community Shield e 1 Champions e un'Europa League in due stagioni consecutive. Sarà difficile anche per lui tenere conto di tutti questi trofei. Certo, sarebbe più facile ricordarsene se li tenesse tutti ordinati in una bacheca e non, come ha spiegato qualche tempo fa al Telegraph... nelle scarpe. L'ex giocatore e allenatore del Chelsea ha raccontato questo aneddoto in occasione del suo inserimento nella hall of fame del calcio inglese: "Ultimamente stavo pulendo le scarpe e ho trovato una delle mie medaglie in una scarpa. Probabilmente ce l'avrò messa durante una sbornia la mattina dopo la fine di una stagione e me ne sono dimenticato. Così l'ho trovata in una scarpa".
NON OSTENTA - "Potreste dire che non sono un granché a mettere in mostra le medaglie. Sono bravo in quello che viene dopo, quando vai oltre e non senti il bisogno di vedere tanti ricordi". Poi, la leggenda inglese regala una riflessione sul giovane Lampard che potrebbe essere utile a molti giovani giocatori. "Da giovane sentivo che dovevo fare molto di più se arrivare dove volevo. Credo che fosse quella la mia vera forza ma avevo anche una gran comprensione delle cose in cui migliorare. Mi guardo indietro e dico: non ero il più veloce o il più tecnico... così dovevo essere qualcos'altro. E credo che la mia etica del lavoro e la comprensione delle partite fossero i miei maggiori punti di forza". L'auto-analisi di Lampard sembra molto lucida ma sembra voler essere la risposta saggia precompilata per... poter sorvolare su una sbornia tale da far perdere una medaglia dentro a una scarpa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA